Non abbiamo mai nascosto le nostre perplessità sul progetto di un Centro Sportivo del Pisa Sporting Club a Gagno: a nostro avviso un’occasione persa per riqualificare davvero, con destinazione pubblica, un’area ancora verde al centro di due quartieri e a due passi dalla Torre e connessa ad un importante sito archeologico.
Si sarebbe potuto cercare di rendere davvero compatibili le due funzioni, centro sportivo e parco pubblico, creando un esempio positivo di sinergia tra pubblico e privato, tra funzioni sportive e ambientali. Oppure, se davvero era necessario prevedere tutti quei campi e quelle infrastrutture, pensare ad un’altra collocazione .
Ma tutto questo non è avvenuto, si è detto che era fondamentale andare veloci, bruciare le tappe, per non perdere occasioni irripetibili…e come sempre si sono succeduti gli annunci: fino allo scorso Aprile veniva assicurato a mezzo stampa che a Giugno sarebbero iniziati i lavori, poi a settembre ora a ottobre.
Sia la proprietà, che addirittura il Sindaco, si sono lanciati in annunci evidentemente di pura propaganda: ad oggi si è vista solo una recinzione sulla via Pietrasantina e nulla più.
Anche se il progetto e le sue dinamiche non ci hanno mai convinto, questo non ci esime da pretendere chiarezza su come sta procedendo l’iter. Ad oggi non solo non è stata depositata alcuna Scia per l’inizio dei lavori ad eccezione della recinzione, ma neanche è stato chiesto alcun permesso a costruire, per cui senza è impossibile che si apra il cantiere.
La motivazione per cui questo non è stato fatto è semplice: ad oggi manca il piano attuativo definitivo che poi deve essere soggetto a Vas. Dopo i rilievi presentati dagli enti competenti nei mesi scorsi ad oggi non risulta essere stata depositata alcuna integrazione da parte della società secondo quanto riferito dagli uffici competenti ad una nostra esplicita richiesta, e quindi è tutto fermo a quanto disposto dalla stessa direzione urbanistica lo scorso 18 luglio, senza che siano state affrontate le questioni ambientali principali, a cominciare dal tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici che sono sollevate dagli enti competenti.
Tutto questo, è evidente anche ai non addetti ai lavori, non potrà avvenire in “pochi giorni”, come dichiarato recentemente dalla proprietà. Allora, ci domandiamo, perché insistere in annunci privi di fondamento? Non sarebbe più corretto concentrarsi prima sull’elaborazione di un progetto che sia compatibile con le norme e con il territorio e poi, una volta pronto fornire date credibili e certe?
Crediamo che sia importante che la città sia a conoscenza del reale punto in cui si trova l’iter per l’avvio dei lavori, visto che abbiamo assistito a mesi e mesi di annunci che poi sono stati smentiti dai fatti.
Quali che siano le ragioni per tali forzature, riteniamo necessario che si faccia chiarezza, e che su questo progetto – intorno al quale si sono create grandi aspettative – ci sia una corretta informazione nei confronti della cittadinanza che non merita di essere tratta così.
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare