Come sono cambiate le nostre biblioteche

“Accanto alla Biblioteca Universitaria, a quella della Scuola Normale Superiore e alle altre specializzate, bisogna oggi aggiungere la Civica Biblioteca, situata a Palazzo Pretorio e che, quantunque di recente fondazione (venne inaugurata il 15 Gennaio 1963), è già largamente conosciuta dagli studiosi nella nostra città e fuori. Una delle ragioni che spinge verso la Civica Biblioteca un numero sempre maggiore di frequentatori è indubbiamente costituito dalla facilità con cui possono ottenersi in prestito le opere che essa possiede. […] Un altro motivo della rapida affermazione della Civica Biblioteca è anche costituito dall’orario di apertura al pubblico, che viene incontro ad una esigenza largamente sentita soprattutto dalla categoria dei lavoratori. E’ noto, infatti, come molti dipendenti, liberi dal lavoro soltanto nel tardo pomeriggio, non trovavano più aperta alcuna Biblioteca o, anche se l’avessero trovata, non potevano ottenere opere in prestito, dato che questo, generalmente, cessa alle ore 17.”

Era il febbraio 1965 e con questo giustificato entusiasmo esordiva un articolo, dal titolo Una nuova Biblioteca ha arricchito la nostra Città: la Civica Biblioteca, pubblicato sul primo numero della «Rassegna periodica di informazioni del Comune di Pisa». Cinquantasei anni dopo possiamo affermare, senza tema di smentita, di essere tornati indietro: dal lunedì al giovedì la Biblioteca comunale SMS è aperta dalle 9 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 13, il sabato e la domenica rimane chiusa. Usciti dal loro luogo di lavoro, i cittadini non possono più andare a prendere libri in prestito, genitori e nonni devono organizzarsi per poter trascorrere lunghi momenti di lettura assieme a nipoti e figli. Anche questo ci distanzia dai comuni vicini: a Pontedera la biblioteca comunale è aperta tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9 alle 19, mentre a Livorno le due grandi sedi bibliotecarie comunali rimangono aperte dalle 8:30 alle 19:30 e la domenica dalle 10 alle 19.

Pisa non regge il passo e la ragione è una scelta meramente politica: il personale qualificato è in gran parte andato in pensione e gli amministratori non pensano ad assumerne di nuovo. Appena otto anni fa, infatti, si volle inaugurare la nuova sede alle Piagge e fin da subito si manifestarono gravi problemi, a cominciare dalla mancanza di spazi per nuove acquisizioni e alla scarsità di personale. Da allora è soltanto diminuito ulteriormente il personale in servizio.

Quel vecchio articolo si apriva con la Biblioteca Universitaria, da oltre nove anni non più accessibile in Sapienza e il cui patrimonio è suddiviso in varie sedi in città e non solo (Lucca e, tra poco, Piacenza). È evidente che alle ultime giunte comunali, in specie a questa, i libri non interessano.

Una città in comune

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