A fine mandato la giunta Conti presenta l’esito dell'”atteso” progetto PPM-Pisa Percorsi Museali, presentato come una risposta all’assenza di una rete tra i musei pisani. Il percorso turistico “collega virtualmente, attraverso PISigns, tutti i musei cittadini con itinerari tematici arricchiti da realtà aumentata”, come recita il comunicato stampa sul sito del Comune. Il costo complessivo dell’operazione è pari a circa 25.000 euro, ottenuti attraverso un bando della Regione Toscana. Il risultato si riassume in una mappa incomprensibile che imita l’intreccio di linee di metropolitana, in una serie di manifesti muniti di un minuscolo QRcode che rimanda a un sito dalla struttura obsoleta che contiene informazioni storico artistiche di livello elementare in sola lingua italiana . In più una pagina Facebook e Instagram senza grandi sorprese.
L’obiettivo è quello di creare “sinergie” per la tutela e conservazione e la valorizzazione e promozione dei beni culturali della comunità pisana, a beneficio sia dei cittadini che dei turisti. Peccato che di una vera collaborazione tra istituzioni non ci sia traccia: questo progetto di pura facciata cerca di coprire la totale assenza di coordinamento nella gestione dei musei della città e l’assoluta mancanza di una strategia e regia pubblica da parte del Comune
La nostra proposta è chiara e concreta. Il sistema museale pisano ha enormi potenzialità che finora non sono state adeguatamente valorizzate.Il turismo mordi e fuggi della Torre ha concentrato tutta l’attenzione dei visitatori solo su una porzione del patrimonio artistico della città. Il nostro progetto per un domani diverso per Pisa, in linea con le soluzioni adottate da altre città europee, prevede: una carta dei musei e un biglietto unico, frutto di una convenzione tra le varie istituzioni che gestiscono i siti museali del territorio; ampi orari di apertura e personale qualificato assunto in pianta stabile; collegamenti gratuiti e sostenibili per i visitatori.
Una città in comune