Mentre in tutti i Comuni della zona pisana (Vecchiano a parte che andava al rinnovo del Sindaco) viene approvata la convenzione per la gestione zonale dei progetti educativi, Pisa sceglie di andare da sola. Non è agli atti, infatti, il voto in commissione e in consiglio dell’atto necessario.
E’ incredibile come nel giro di nemmeno due anni (dalla nomina dell’assessora Munno) Pisa sia passata dal suo ruolo naturale di capofila e collettore degli interessi di un’area vasta a un isolamento dovuto alla scarsa lungimiranza e alla poca autorevolezza della maggioranza di palazzo.
E’ evidente l’assenza totale della consapevolezza di quanto i progetti di zona sia fondamentali nell’offerta formativa degli studenti, soprattutto in un territorio dove i confini comunali sono ormai solo sulla carta, e dove famiglie e ragazzi devono poter scegliere la migliore offerta per le proprie sensibilità, ambizioni e necessità.
A questo aggiungiamo che Pisa rischia seriamente di perdere finanziamenti importanti e quindi di dover ridurre l’offerta formativa.
Ma tutto questo non interessa all’assessora Munno che continua la sua battaglia politica verso gli altri Comuni.
Ne è testimonianza il rifiuto del dialogo con la Provincia per gli spazi scolastici e l’ultima sua presa di posizione nella quale comunica agli altri Enti la disponibilità a dialogare solo se le viene riconosciuto il diritto di veto su tutte le decisioni assunte.
Un atteggiamento folle, scellerato che ricade sui bambini e sulle bambine.
Oggi più che mai l’assessora Munno dimostra tutta la propria inadeguatezza istituzionale e politica. Sono troppi i fatti per pensare che Conti non sia complice. Il Sindaco non può continuare a fare finta di nulla o giustificarsi scaricando tutto sull’atteggiamento dell’assessora di FDI. Od ormai Conti è completamente succube e in mano al partito della Meloni oppure fa esporre FDI, a tutela della Lega, con un intento chiaro e specifico. Qualcuno dovrebbe spiegargli che in entrambi i casi lui sarà ritenuto responsabile, e che un Sindaco non può certo salvarsi facendo il pesce in barile.
Olivia Picchi – Partito Democrativo
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Gabriele Amore – Movimento 5 stelle