Coro di no: «Non basta una lettera di intenti. Pisa sarà il portafoglio di Firenze»

NAZIONE PISA Pagina: 6

Coro di no: «Non basta una lettera di intenti. Pisa sarà il portafoglio di Firenze»

NONOSTANTE la promessa del ministro delle infrastrutture Lupi a cofinanziare l’allungamento della pista di Peretola con 150 milioni di Stato (dunque non di Sat, e questo suonerebbe come una garanzia per Pisa), si leva dalla città della Torre un perentorio coro di no alla fusione e di accuse incrociate contro Rossi, il Pd e il sindaco Filippeschi. «Per dire sì alla fusione, al sindaco è sufficiente una lettera di intenti del ministro? – chiede Riccardo Buscemi, di Forza Italia, assente per motivi di salute dal voto in Consiglio sulla fusione -.
Rossi, vero ideatore e apripista della privatizzazione del Galilei non si è mai presentato a Pisa per spiegare i motivi della rottura del patto di sindacato. Che fine ha fatto la sua promessa di cedere al Comune quel 5% ancora in mano della Regione?». Di «linee guida aleatorie» e di «operazione di carattere speculativo-immobiliare e finanziario» parla Una città in Comune che bolla la fusione e il piano della pista di Firenze come «una enorme truffa e una operazione dei grandi poteri economici del Pd per rinsaldare alleanze» mancando «un progetto chiaro e verificabile sulle garanzie occupazionali e salariali per i dipendenti di Sat e Adf». Ivan Ferrucci, Pd regionale, dichiara a Puntoradio: «Assurdo che si trovino le risorse per la pista di Firenze e non per evitare di mettere il pedaggio sulla Fipili». Sgherri, di Prc in Regione tuona: «Non ci sono le condizioni per approvare la fusione a scatola chiusa. La Regione ha 30 giorni di tempo, li usi per approfondire. Questa volontà pervicace della fusione maschera la scelta di cannibalizzare l’aeroporto di Pisa ridotto a portafoglio da cui attingere». Per Fabrizio Marcella, ex assessore a trasporti e mobilità, «la lettera di Lupi non è particolarmente rasicurante. Il ministro, in realtà, non prende alcun impegno concreto, ma si limita a una vaga promessa». Tuona il MSS: «Il sindaco dimostri la sua dignità e rimetta il suo mandato per aver fallito nella salvaguardia di una risorsa strategica come il Galilei». Fuori dal coro Nocchi e Ferrante (Pd): «Serve grande chiarezza. Il Pd è a fianco del Sindaco Marco Filippeschi in questo percorso impegnativo».

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