Alla bellezza della piazza di ieri sera si contrappongono le continue provocazioni e complicità con le violenze avvenute che esponenti nazionali della destra continuano a ripetere da ieri insieme ad inaccettabili bugie.
Ziello, Ceccardi e Donzelli, in aperto contrasto con le prime cautele dello stesso sindaco Conti, da ieri continuano vergognosamente a dichiarare incondizionato appoggio alle forze dell’ordine e alle palesi e ingiustificabili violenze da queste commesse.
Il deputato Edoardo Ziello arriva a dire che le forze dell’ordine hanno fatto bene a reprimere i “manifestanti incappucciati” che, secondo lui, non rispetterebbero il senso civico e la storia della nostra città.
Eppure, i video diffusi ieri mostrano un’altra storia: giovani della nostra città, perlopiù minorenni, pestati nell’ambito di una manifestazione pacifica. A Ziello rispondiamo che non è questa la storia di Pisa: è quella delle migliaia di persone – studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, insegnanti ,e cittadinanza tutta – che ieri sera sono scese in piazza a difendere il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. La città di Franco Serantini, ucciso a Pisa nel 1972 dalle botte della polizia perché protestava contro i fascisti dell’MSI, è ancora pronta a rispondere collettivamente agli abusi in divisa.
All’ europarlamentare Susanna Ceccardi, che sostiene che la manifestazione fosse composta da delinquenti e che sia stato opportuno “contenerli e disperderli”, vorremmo chiedere invece: da cosa dovevano essere contenuti i manifestanti? Dal loro dissenso alle posizioni del governo?
A giudicare dalle sue ricostruzioni, anche Ceccardi non deve aver avuto il tempo per vedere i video di agenti in tenuta antisommossa che costringono in un vicolo i manifestanti inermi, li caricano violentemente e continuano a inseguirli e manganellarli anche dopo averli “dispersi”. Né deve aver letto il comunicato durissimo dei professori del liceo Russoli, testimoni oculari di quanto accaduto.
Giovanni Donzelli, parlamentare di FdI e fedelissimo di Giorgia Meloni, sconfina invece nella fantascienza, giustificando l’operato della polizia perché il corteo avrebbe tentato di “marciare sulla sinagoga di Pisa”. Forse Donzelli non è mai stato a Pisa, ma chiunque conosca almeno un po’ la geografia della città sa benissimo che la sinagoga si trova da tutt’altra parte e che il corteo si stava muovendo letteralmente in direzione opposta.
È normale che un deputato diffonda notizie false e che non hanno alcun rapporto con la realtà?
Marciare e calpestare è prerogativa dei fascisti, mentre urlare nelle piazze le colpe delle istituzioni a volto scoperto e testa alta è quello che stava cercando di fare il corteo.
Pisa è l’ennesima città dove la repressione del Governo Meloni colpisce i manifestanti scesi in piazza dopo Firenze, Napoli, Bologna. Questo grido non si può e non si deve fermare: Pisa si è stretta intorno agli studenti e alle studentesse, con la Palestina nel cuore, contro la violenza delle vostre indecenti repressioni.