Difendere la salute è un diritto: ritiro immediato delle sanzioni contro i lavoratori dell’igiene ambientale

L’inadeguatezza e, in alcuni casi, addirittura l’assenza dei dispositivi di protezione individuale ha portato nelle scorse settimane gli operai di Ati, la cooperativa che gestisce in subappalto la raccolta dei rifiuti porta a porta nel nostro territorio, al pari di quelli di Geofor, a denunciare la mancanza di tutele per loro stessi e, di conseguenza, per i cittadini. Gli operai, più che legittimamente, chiedevano di poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza, in questa fase così critica a causa della diffusione del Covid-19.

Riteniamo vergognose le sanzioni che i lavoratori si sono viste comminare da parte dell’azienda e chiediamo che Ati proceda immediatamente al loro ritiro. Nell’attuale grave emergenza sanitaria, pretendere dispositivi di protezione individuali adeguati è un diritto sacrosanto dei lavoratori e delle lavoratrici. Così come è un dovere delle aziende fornirli. Le sanzioni inflitte ai lavoratori che hanno protestato costituiscono un ribaltamento intollerabile della realtà e delle responsabilità.

Al contempo non è pensabile che Geofor, che è la stazione appaltante, se ne lavi le mani.
Chiediamo quindi alla società e ai suoi soci pubblici di intervenire per la revoca immediata di questi provvedimenti sanzionatori, garantendo nel mentre il massimo impegno affinché la salute dei lavoratori e delle lavoratrici dell’igiene ambientale sia pienamente tutelata.

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