Emergenza abitativa, gli studenti irrompono in Rettorato: cda sospeso

mercoledì 23 luglio 2014, PisaToday

Emergenza abitativa, gli studenti irrompono in Rettorato: cda sospeso
Un gruppo di studenti è intervenuto durante la seduta del consiglio d’amministrazione dell’Ateneo pisano per far presente la situazione della carenza dei posti letto, accusando la stessa Università di non fare abbastanza per trovare una soluzione

Università, alloggi studenti: 20mila fuori sede ma solo 1.500 case dal Dsu
Continuano le lamentele e le prese di posizione degli studenti sull’emergenza abitativa presente nella città della Torre, dove i posti letto per gli studenti aventi diritto all’alloggio non sono sufficienti per tutti, come proprio ieri era stato sottolineato a Firenze durante la presentazione del terzo rapporto sulla condizione abitativa in Toscana. Questa mattina un gruppo di universitari è passato però alle vie di fatto, effettuando un blitz in Rettorato dove era in corso il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo. Il rettore ha cercato di riportare la calma e di discutere con gli studenti, che accusano la stessa Università di non fare abbastanza per cercare di risolvere la questione. Dopo una lunga discussione però il rettore ha deciso di interrompere la seduta del cda.
In seguito all’irruzione degli studenti, il cda di Ateneo ha approvato una mozione con la quale chiede, con la massima urgenza, la convocazione della CUT (Conferenza Università Territorio) per discutere con gli altri soggetti pubblici possibili iniziative comuni e ipotesi di interventi idonei a offrire soluzioni al problema.
Solidarietà agli studenti è espressa da Una città in comune che afferma: “Le case e gli alloggi ci sono, ma vengono lasciati vuoti, favorendo il mercato nero degli affitti e le svendite da parte degli enti pubblici. Sono decine e decine gli immobili di proprietà pubblica lasciati vuoti, a disposizione per essere svenduti all’interno dei piani di alienazione, per fare cassa e non per garantire diritti. Questo è il problema di questa città. Stiamo parlando di immobili che potrebbero essere facilmente riutilizzati a fini sociali e abitativi. La lista è lunga: dal Fossabanda, a via da Buti fino alla Mattonaia”. “Oggi il rettore chiede la convocazione della CUT – proseguono da Una città in comune – la settimana scorsa abbiamo fatto una comunicazione in Consiglio Comunale dal titolo: “Cut, chi era costei?”, mettendo in evidenza come in un anno la Conferenza Università Territorio sia stata convocata una sola volta ad ottobre 2013, dove fu ricevuta proprio una delegazione dello studentato autogestito già sotto sgombero. Ripetute da allora sono state le nostre richieste di convocazione al Sindaco e all’assessore Danti, senza mai ricevere risposta”.

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