Negli scorsi giorni a nome della coalizione della sinistra composta da Una città in comune, Rifondazione comunista e Possibile abbiamo inviato una segnalazione alla Usl 5 di Pisa (Dipartimento di Prevenzione Igiene Pubblica del territorio), all’ ARPAT, ai Vigili del Fuoco, e per conoscenza al Prefetto chiedendo un sopralluogo alle suddette autorità presso il termovalorizzatore di Ospedaletto.
Da un giorno all’altro, infatti, l’impianto è stato spento e i lavoratori sono stati trasferiti senza che né Geofor né il Comune di Pisa abbiano fornito pubblicamente alcuna motivazione per spiegare cosa ne sarà nel futuro degli addetti e dell’impianto e cosa si é previsto di fare per garantire in questa fase la sicurezza all’interno del sito dove si trova l’inceneritore.
In particolare abbiamo chiesto di verificare se, nonostante la chiusura dell’impianto, la società che lo gestisce sta continuando a garantire, nell’arco delle 24 ore, tutti i controlli atti a garantirne la sicurezza, cercando di capire così se ci sono prodotti chimici stoccati all’interno, se vengono conferiti o meno ancora rifiuti nella fossa, se è stata garantita la guardiania e la presenza della squadra antincendio.
E’ evidente, infatti, che la chiusura dell’inceneritore impone, comunque, il mantenimento di tutta una serie di standard di sicurezza per la salute e l’ambiente; e nel caso di inadempienze abbiamo chiesto di porre in atto tutti gli interventi necessari per la salvaguardia della salute pubblica.
Francesco Auletta, consigliere comunale Una città in comune- Rifondazione Comunista
Marco Ricci, consigliere comunale Una città in comune- Rifondazione Comunista