Interrogazione: Pagamento ICI e IMU da parte delle scuole paritarie al comune di Pisa

Di seguito l’interrogazione al sindaco e alla giunta del comune di Pisa presentata da Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in comune: Una città in comune- Unione Popolare

Interrogazione: Pagamento ICI e IMU da parte delle scuole paritarie al comune di Pisa

Visto il terzo comma dell’articolo 33 della Costituzione italiana secondo cui “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

Visto il contenzioso fra il Comune di Livorno e le scuole paritarie ‘Santo Spirito’ ed ‘Immacolata’
sorto nel 2010 a seguito della notifica da parte dell’ufficio Tributi di avvisi di accertamento per
omessa dichiarazione e omesso pagamento dell’Ici, per gli anni dal 2004 al 2009 da parte delle
suddette scuole.

Viste le sentenze 14225 e 14226 della Corte di Cassazione in cui si dichiara giuridicamente
irrilevante lo scopo di lucro, risultando sufficiente l’idoneità tendenziale dei ricavi a perseguire il
pareggio di bilancio a riconoscere il carattere commerciale delle scuole paritarie.

Tenuto conto che queste sentenze “assumono, tra l’altro, rilievo ai fini dell’interpretazione delle
disposizioni in materia di Imu, relativamente all’imposizione fiscale dall’anno 2012′′.

Visto l’articolo 53 della Costituzione italiana secondo cui “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

Tenuto conto dell’ordinanza n° 10754 del 3.05.2017 della Corte di Cassazione in cui viene
confermato che le scuole paritarie devono pagare IMU e TASI se non svolgono attività a titolo
gratuito o con la richiesta di un importo simbolico.

Tenuto conto della più recente Ordinanza del 29/11/2022 n. 35123/5 – Corte di cassazione dove si conferma che in tema di esenzioni IMU per gli enti non commerciali e, in particolare, per le scuole paritarie, per beneficiare di tale agevolazione le attività devono essere svolte gratuitamente o dietro versamento di corrispettivo di importo simbolico.

Visto il decreto 26 giugno 2014 del Ministero dell’economia e delle finanze in cui in primo luogo si specifica che, per avere natura simbolica, il compenso non deve essere commisurato al costo del servizio e, in secondo luogo, che il compenso che supera la metà del prezzo medio del servizio esclude il diritto all’esenzione.

Considerato che quando sia appurato il carattere commerciale delle scuole paritarie la mancata
tassazione delle stesse da parte del Comune è a tutti gli effetti un privilegio ingiustificato, affermato a danno dei cittadini che pagano i tributi, oltre che della scuola pubblica.

Tenuto conto che in questi anni Comuni come Bergamo, Bologna, Cagliari, Ferrara, Livorno, Trento hanno deciso di procedere al recupero dei mancati versamenti delle imposte riguardo agli immobili e che le summenzionate sentenze e ordinanze hanno confermato la validità della loro richiesta presso le scuole paritarie.

Si chiede al sindaco e alla giunta

  • Quante sono le scuole paritarie presenti nel comune di Pisa.
  • Se queste hanno versato l’ICI al comune di Pisa come dovuto oppure no, e nel caso perché ciò non è avvenuto.
  • A quanto ammonterebbe il dovuto al Comune di Pisa da parte delle suddette scuole paritarie per quanto concerne l’ICI.
  • Se queste hanno versato l’Imu al comune di Pisa come dovuto oppure no, e nel caso perché ciò non è avvenuto.
  • A quanto ammonterebbe il dovuto al Comune di Pisa da parte delle suddette scuole paritarie per quanto concerne l’IMU.
  • Quali azioni intende intraprendere questa amministrazione per recuperare queste cifre.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

 

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