L’armadio galeotto e il bando per le associazioni è fermo da mesi. Tra Leopolda e Sms: come si tenta di cancellare il tessuto associativo

Affidereste mai il governo di una città a chi non riesce a comprare degli armadi in un anno?

E’ questa la surreale realtà emersa dall’audizione dell’assessore Magnani da noi richiesta in Terza Commissione in merito all’andamento del bando per alcuni “tuguri” per le associazioni all’interno dell’SMS.

Il bando era stato pubblicato trionfalmente a dicembre e la scadenza per la presentazione delle domande era fissata per il 31 gennaio, ad oggi l’esito della manifestazione di interesse non si è concluso. La ragione? Gli spazi non sono pronti, perché il Comune da giugno 2021, data (tardiva) in cui ha stanziato 80 mila euro per comprare 12 armadi e fissarli al muro con relative chiavi,  ha proceduto all’acquisto solo qualche settimana fa.

Il bando dunque è fermo da gennaio perchè gli spazi non erano pronti.

Atterrebbe alla buona amministrazione prima rendere gli spazi agibili e dopo procedere al bando, oppure, essere in grado, di renderli tali al momento della scadenza del bando stesso.

Ma per Conti era più urgente raccontare l’ennesima bugia alla città.

Ecco come la Giunta Conti tiene in conto le associazioni: un mix di assoluto menefreghismo ed incapacità. Insomma la giunta passa dallo slogan   “io controllo” a ” io non riesco a comprare un armadio”.

Avevamo denunciato fin da subito che il progetto dell’SMS non era assolutamente idoneo ad ospitare le associazioni e a dare nuovi spazi alle associazioni della Leopolda. Non dimentichiamo infatti che il progetto SMS è nato a seguito delle proteste delle associazioni cittadine sulla chiusura della Leopolda. Una risposta data solo per propaganda, mal fatta e non corrispondente alle esigenze delle associazioni.

A riprova che le nostre denunce erano fondate, oggi apprendiamo che il bando è un totale fallimento.

A questa manifestazione di interesse hanno partecipato appena 12 associazioni di cui solo 10 sono risultate avere i requisiti. Sempre le stesse 10 decideranno se accettare o meno gli spazi dati, accettazione che passa dalla volumetria degli spazi richiesti e quella offerta dall’amministrazione, in un vero e proprio mercato per avere un armadio!

Le associazioni interessate, hanno presentato una progettualità che avrebbe dovuto iniziare a gennaio. Ci dice l’assessore che forse inizierà a settembre: questo testimonia quando si tenga alla valorizzazione delle progettualità.

Questa vicenda fa il paio con quanto sta accadendo con la Leopolda.

L’avversione del Sindaco alla Leopolda e alle decine di associazioni che la compongono si è manifestata fin dall’insediamento di questa giunta. Si sono susseguite proposte strampalate e senza fondamento, da quella del mercato a un non ben precisato utilizzo a fini istituzionali, tutto per mascherare il vero intento di Conti: l’azzeramento del tessuto associativo. Tutti gli aiuti covid non hanno riguardato la Leopolda se non in parte e solo dopo che abbiamo sollevato il problema in consiglio e in commissione.

Tramontata definitivamente l’ipotesi SMS non è dato sapere quali siano le intenzioni di Conti a pochi giorni dalla scadenza della concessione.

Abbiamo depositato la richiesta per un consiglio comunale aperto nel lontano ottobre 2019. Argomento che questa maggioranza non ha mai voluto discutere.

Rinnoviamo la richiesta di confronto al Sindaco e di discussione in consiglio comunale.

Non è un caso che la città in questi anni sia appassita e vuota. Sono le associazioni che costituiscono il tessuto vitale di Pisa e che concorrono a promuovere socialità, cittadinanza attiva, benessere.

Come può definirsi Sindaco una persona che non ha chiaro tutto questo e che invece di valorizzarne il patrimonio tenta di distruggerlo?

Daremo battaglia in commissione e consiglio di fronte a questa gestione degli spazi nei confronti delle associazioni che sta provocando enormi danni alle politiche culturali, aggregative e sociali della nostra città.

Olivia Picchi –  PD
Francesco Auletta – Diritti in Comune
Gabriele Amore – M5S

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