Gentile Professoressa Nuti
Abbiamo appreso con sconcerto la sua decisione di candidarsi nella lista presentata dal socio privato di Toscana Aeroporti, la multinazionale Corporacion America, per sedere nel Consiglio di Amministrazione della società che gestisce gli scali di Pisa e Firenze. Lo sconcerto si è trasformato in incredulità quando è avvenuta la sua nomina in occasione dell’assemblea dei soci dello scorso 29 aprile e abbiamo letto le sue prime dichiarazioni con le quali spiega alla città di essersi presentata come “indipendente”.
È fin troppo esperta e colta per non rendersi conto che il sottolineare una sua presunta indipendenza è una dichiarazione priva di qualsiasi fondamento, in quanto ha scelto una parte ben precisa con cui candidarsi e quali interessi rappresentare in quel consiglio di amministrazione: quelli privati. Interessi che in tutti questi anni hanno conflitto con quelli pubblici, a partire dalla tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori diretti, indiretti ed in appalto come nel caso della svendita dell’handling. Ma non solo. Ricordiamo quando la società ha rotto i rapporti con il Consiglio comunale di Pisa, fatto senza precedenti, perché l’assemblea cittadina aveva “osato” prendere posizione e votare un atto in cui si dichiarava contraria alla realizzazione della nuova pista di Peretola. Quale è la sua posizione da “indipendente” al riguardo? I comuni dell’area fiorentina, il consiglio comunale di Pisa, ma anche l’Università di Firenze hanno espresso in tutti questi anni ripetutamente critiche e contrarietà a questa opera per il suo impatto ambientale e sociale. A fronte di una crisi climatica sempre più drammatica ritiene che un intervento di questa portata sia sostenibile? Il progetto è stato bocciato più volte e proprio sulla realizzazione di questa opera la distanza tra gli interessi pubblici e quelli privati per quanto concerne il modello di sistema aeroportuale e di trasporto nella nostra Regione è insanabile. La sua scelta di rappresentare la multinazionale è, quindi, a sostegno di questi progetti ed interessi?
E ancora. Toscana Aeroporti, sotto la spinta di Corporacion America, da anni rifiuta sistematicamente di presentarsi alle convocazioni della Seconda commissione di controllo e garanzia del comune di Pisa come se non dovesse rispondere a niente e nessuno. Parimenti la società non ha mai voluto chiarire e rispondere alle interrogazioni del Consiglio comunale sul trasporto di armi nelle aree civili dell’aeroporto e sulle relative autorizzazioni rilasciate da Toscana Aeroporti. Lei, con la sua candidatura, si schiera e condivide le modalità della multinazionale nei suoi rapporti con i soci pubblici?
A questo si aggiunge un tema evidentemente di opportunità visto il ruolo che ricopre in qualità di Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, una pubblica istituzione.
La sua nomina come rappresentante di una multinazionale in una compagine societaria in cui si trovano enti pubblici come il Comune di Pisa, la Provincia di Pisa, la Regione Toscana rappresenta un cortocircuito senza precedenti nei rapporti istituzionali che non può essere in alcun modo avallato.
Alla luce di tutti questi motivi la invitiamo a fare un passo indietro e a dimettersi da membro del C.d.A. di Toscana Aeroporti.