L’isola ecologica in via Redi va rimossa: non esiste alcuna autorizzazione per realizzarla su suolo pubblico

Da alcuni mesi stiamo cercando di fare chiarezza sulla realizzazione da parte della ditta Edilcentro di un’isola ecologica privata su area pubblica (comunale) in via Redi, che tante proteste ha suscitato da parte degli abitanti del quartiere.

Abbiamo presentato ben due interpellanze e solo grazie a queste si inizia a fare chiarezza su quello che sembrerebbe essere un vero proprio pasticcio. Infatti dalle risposte fornite dagli uffici emerge che non è mai stata presentata da parte della società la CILA per poter realizzare questo intervento e nonostante l’assenza di questo documento indispensabile Sepi ha comunque rilasciato l’autorizzazione permanente per l’occupazione di suolo pubblico.

Ma non solo non vi è alcun titolo abitativo che consentisse di realizzarla, ma per di più il permesso a costruire rilasciato dal Comune alla Edilcentro prevedeva che la stessa isola ecologica fosse realizzata sull’area di pertinenza privata dell’edificio stesso e non su area pubblica.

In base a quale permesso, quindi, la ditta Edilcentro ha costruito l’isola ecologica su una area pubblica? E come è possibile che Sepi abbia rilasciato l’autorizzazione per il suolo pubblico in assenza di queste autorizzazioni indispensabili da parte del Comune?

Siamo di fronte ad un pasticcio, anzi ad un probabile abuso, in cui anche in questo caso è evidente che qualcosa non ha funzionato sia nel sistema dei controlli sia nel rapporto tra Comune e Sepi. Una vicenda che ricorda molto quanto da noi scoperto e denunciato sul caso Helbiz.

A questo si aggiunge il fatto che solo grazie alle nostre insistenti richieste si sta procedendo alle verifiche con la Soprintendenza per accertare eventuali vincoli imposti su quella zona. Ma queste verifiche non dovevano essere fatte prima della realizzazione della struttura? E perché non si sono fatte?

Già nei mesi scorsi abbiamo chiesto che questa struttura venisse rimossa in quanto collocata in una posizione non adeguata, vicino ad un parco molto frequentato e a diverse abitazioni. Alla luce di quanto abbiamo appreso grazie alla nostra insistita azione di controllo e verifica, rinnoviamo con forza questa richiesta e chiediamo anche che si proceda a tutte le azioni necessarie a tutela dell’interesse pubblico, facendo urgentemente chiarezza sull’operato del soggetto privato e sulle mancate verifiche del Comune e di Sepi.

Per questo abbiamo presentato un question time per il consiglio comunale di martedì in cui chiediamo se è intenzione del Comune procedere o meno alla rimozione dell’isola ecologica.

Francesco Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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