Tenuto conto che negli scorsi giorni numerosi cittadine e cittadini che vivono nei quartieri di Riglione, Oratoio, La Vettola e San Piero a Grado, al momento di rinnovare gli abbonamenti per il trasporto pubblico, hanno scoperto che i loro quartieri da urbani erano diventati extraurbani.
Tenuto conto che questo comporta un rincaro dei costi degli abbonamenti – soprattutto per quello riservato agli studenti e alle studentesse – per le famiglie inaccettabile.
Tenuto conto che queste quattro aree della città sono pienamente ed integralmente inserite nel tessuto urbano della città e da sempre il servizio è stato pagato dalla cittadinanza come urbano.
Tenuto conto che il primo obiettivo del trasporto pubblico è quello di collegare sempre meglio le periferie con il centro della città.
Tenuto conto che la classificazione di questi quartieri come extraurbani finisce con l’essere un modo per isolarli ancora di più e con essi coloro che vi abitano.
Tenuto conto della crisi economica e sociale che colpisce sempre più ampie fasce della nostra cittadinanza e che è compito delle istituzioni garantire il diritto alla mobilità a tutte e tutti senza ulteriori incrementi nel costo dei biglietti.
Il Consiglio comunale
Ritiene che non sia ammissibile classificare i quartieri di Riglione, Oratoio, La Vettola, San Piero a Grado come aree extraurbane con ciò che questo comporta in termini di aumento del costo del servizio per i cittadini e le cittadine che lo utilizzano.
Ritiene al contrario che il servizio di trasporto pubblico per queste aree debba essere ulteriormente potenziato.
Impegna il Sindaco e la Giunta, per quanto di propria competenza, a procedere con tutte le iniziative urgeni e necessarie, in accordo con la Regione Toscana e Autolinee Toscana:
per reinserire queste aree nelle tratte urbane senza ulteriori costi né per le famiglie né per il Comune di Pisa.
Per congelare subito l’aumento delle tariffe e rimborsare al contempo tutte e tutti coloro che hanno già stipulato gli abbonamenti a prezzi maggiorati.
Francesco Auletta- Diritti in comune: Una città in comune- Unione Popolare