Mozione in consiglio regionale su affidamento Geofor del servizio raccolta differenziata e applicazione contratto nazionale

Qui di seguito la mozione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di “Sì-Toscana a Sinistra”

Mozione “In merito all’affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e altri servizi di igiene urbana da parte di Geofor e all’applicazione del contratto nazionale di settore nel nuovo bando di gara.”

Premesso che:

  • – Geofor, nata nel 2001 dalla fusione di due realtà aziendali della provincia di Pisa (GEA che operava nel ciclo integrato dei rifiuti nei sei comuni dell’area pisana ed Ecofor che operava nel ciclo integrato dei rifiuti in Valdera e in Valdarno), nel 2005 si scindeva in tre società: Geofor Patrimonio, interamente pubblica, proprietaria degli impianti; Geofor SpA, a capitale misto, che gestisce ed eroga il servizio pubblico; Ecofor Service SpA, anch’essa a capitale misto, che gestisce i rifiuti industriali;
  • – nel corso degli anni, Geofor SpA ha incrementato il numero dei propri soci e attualmente serve un bacino di 25 Comuni della provincia di Pisa, per circa 340.000 utenti, svolgendo le attività di gestione dei rifiuti nella raccolta differenziata, smaltimento dei rifiuti, raccolta porta a porta, ritiro materiale ingombrante,

Tenuto conto che dal 2016 Geofor SpA ha affidato al Gruppo AVR il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e altri servizi di igiene urbana, comprendenti: raccolta porta a porta dei rifiuti nella Provincia di Pisa, raccolta porta a porta di parte delle utenze del litorale pisano, raccolta domiciliare di tutti i rifiuti ingombranti, sfalci e potature dei comuni serviti (San Giuliano Terme, Vecchiano, Pisa, Calci, Vicopisano, Cascina).

Tenuto conto che il nuovo gestore AVR ha assorbito l’organico, proveniente dai precedenti gestori CFT e Manutencoop, continuando ad applicare il contratto multiservizi senza rivederne l’inquadramento secondo il corrispondente legittimo contratto nazionale di settore per l’Igiene Ambientale, FISE-Assoambiente.

Considerato che questo ha creato una situazione in cui i dipendenti del nuovo gruppo gestore AVR provenienti da CFT hanno un trattamento salariale significativamente inferiore rispetto a quello dei loro colleghi storici di AVR (300/400 euro di differenza), pur svolgendo le medesime mansioni, e da anni subiscono un’organizzazione del servizio basato sul criterio del basso costo, risparmiando sul costo del lavoro con la conseguenza, oltre al divario salariale di cui già detto, di turni massacranti, carichi di lavoro eccessivi, scarsa sensibilità alla sicurezza. carenza di manutenzione ai mezzi, aumento dei ritmi di lavoro con un picco di infortuni, incidenti su strada e malattie professionali.

Ricordato che stiamo parlando di un gruppo che opera, oltre che nel settore dell’igiene urbana, anche nelle manutenzioni e costruzioni di strade e opere in verde, nel trattamento e stoccaggio rifiuti e delle bonifiche di siti contaminati su gran parte del territorio italiano e che ha dichiarato nel 2018 un volume di affari di 170 milioni di euro di ricavi consolidati confermando una tendenza di crescita costante negli ultimi 10 anni.

Ravvisato che dal 2010 AVR si è dotata di un sistema di certificazioni sia nella gestione della sicurezza e della salute dei propri lavoratori (con l’obiettivo di garantire il costante miglioramento della prevenzione e protezione in materia di salute e sicurezza sul lavoro) sia di adesione agli standard di gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa (allo scopo di migliorare le condizioni lavorative delle proprie risorse e rispettare l’eticità del lavoro) che non solo non sono stati rispettati ma al contrario in molti casi ha operato, sempre da quanto denunciato dai lavoratori e dalle loro rappresentanze sindacali, in condizioni di sfruttamento e di ricatto nei confronti dei lavoratori con meno tutele.

Tenuto conto altresì che queste condizioni hanno portato in più occasioni allo stato di agitazione e nel corso dei mesi scorsi allo sciopero da parte dei lavoratori e che, nonostante gli impegni presi davanti al Prefetto di Pisa, le risposte dall’Azienda sono state poche ed elusive.

Considerato che a queste criticità descritte si aggiunge che con la scadenza, il prossimo 30 giugno 2019, del contratto di appalto con una situazione di sostanziale incertezza per i 130 attuali dipendenti di cosa avverrà nel loro futuro, considerato anche che AVR avrebbe già dichiarato, con una comunicazione ufficiale dell’amministratore delegato Claudio Nardecchia, di non essere più interessata di andare avanti con il servizio né tantomeno a partecipare alla nuova gara.

Tenuto conto che di fronte a questa situazione di grande incertezza, a oggi, non è stata data alcuna risposta da parte delle amministrazioni comunali e del gestore Geofor, se non la paventata intenzione di una frammentazione dell’attuale servizio, cosa che comporterebbe ulteriori e sulla qualità del servizio.

Tenuto conto della discussione tenutasi recentemente all’interno nella quarta commissione consiliare del comune di Pisa, tra i consiglieri comunali e le rappresentanze sindacali, da quest’ultime è emersa con forza la richiesta che i comuni soci (il comune di Pisa è socio al 30%) di Geofor se impegnino a inserire nella nuova gara per la gestione dei servizi espletata dalla stessa Geofor, oltre la clausola sociale, anche una clausola con cui si prevede obbligatoriamente l’applicazione del contratto di settore Fise per tutti i lavoratori.

Ritenute condivisibili la preoccupazione dei lavoratori riguardo all’incertezza determinata dalla prossima scadenza e la loro richiesta che nel nuovo bando di appalto sia prevista una clausola con cui si provveda obbligatoriamente all’applicazione del contratto Fise per tutti i lavoratori con il riconoscimento di quanto dovuto sia dal punto di vista economico che normativo e con il sacrosanto obiettivo di parità di salario a parità di mansione. l’applicazione dello stesso contratto a tutti i dipendenti del settore. prevedendo l’applicazione a tutti i dipendenti di una stessa società il contratto migliore dal punto di vista economico e dei diritti.

Impegna la Giunta regionale ad attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, nei confronti delle amministrazioni locali soci della Geofor per:

  • – dare assicurazione riguardo alle soluzioni previste alla scadenza dell’attuale bando il prossimo 30 giugno 2019;
  • – stabilire all’interno del nuovo bando di gara una clausola con cui si preveda obbligatoriamente l’applicazione del contratto di settore per l’Igiene Ambientale, FISE-Assoambiente, e il riconoscimento di quanto dovuto sia dal punto di vista economico che normativo, con l’obiettivo di parità di salario a parità di mansione tra tutti i lavoratori del servizio.

I Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra

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