Mozione: Iniziative del Comune di Pisa contro la violenza sulle donne

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: Iniziative del Comune di Pisa contro la violenza sulle donne

Constatato che recenti fatti di cronaca mostrano che nemmeno un ambiente protetto come la scuola è immune dalle molestie di genere a ulteriore riprova dell’importanza della prevenzione e del contrasto alla violenza.

Ritenuto necessario potenziare l’intervento delle istituzioni, della rete sociale e della comunità, chiamate a garantire la piena tutela della sicurezza e dell’integrità delle bambine, delle adolescenti e delle ragazze.

Visto il Rapporto Istat 2014 sulla violenza di genere e sulla diffusione delle molestie sessuali, nell’ambito dell’indagine multiscopo sulla sicurezza dei cittadini, che evidenzia come

  • Circa la metà delle donne in età 14-65 anni (10 milioni 485 mila, pari al 51,8 per cento) hanno subito nell’arco della loro vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie in senso lato come pedinamento, esibizionismo, telefonate oscene, molestie verbali e fisiche.

  • Le più colpite da questo fenomeno sono le ragazze di 14-24 anni (38,6 per cento), per le quali la probabilità di subire una molestia è doppia rispetto alla media, seguite dalle 25- 34enni (29,5 percento).

Visto l’art. 3 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica del 2011, che definisce la violenza “una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”.

Ritenuto necessario potenziare l’intervento delle istituzioni, della rete sociale e della comunità, chiamate a garantire la piena tutela della sicurezza e dell’integrità delle bambine delle adolescenti e delle ragazze.

Visto l’art. 1, comma 16, della legge 107 del 2015, secondo il quale ‘il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni’.

Viste le Linee guida nazionali ‘Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione’ che prevedono azioni finalizzate al superamento degli stereotipi, a un uso consapevole del linguaggio in relazione al genere, alla promozione di modelli di relazione basati sul rispetto e, in generale, al contrasto delle discriminazioni.

Ritenuto che l’intervento contro la violenza ed il maltrattamento debba prevedere sia un solido sistema di servizi di rilevazione, segnalazione e supporto sia un capillare programma di sensibilizzazione e formazione contro gli stereotipi e di diffusione della cultura del rispetto.

Preso atto che il Comune e la Società della Salute hanno ridotto in maniera rilevante il sostegno ai percorsi di educazione alle differenze nelle scuole e hanno ritirato la propria adesione ad importanti network nazionali, tra i quali la rete Ready.

Considerato il fatto che allo stato attuale non esiste un sistema integrato di rilevazione della violenza, in grado di orientare le politiche locali e di attivare interventi di contrasto alla violenza di genere nei posti di lavoro, nelle scuole, nelle associazioni e nei luoghi della socialità.

Vista la mozione approvata il giorno 16 marzo e che ha impegnato il comune a promuovere e finanziare uno studio sugli effetti che la pandemia ha avuto sulla condizione delle donne in città sotto i profili socio-economico e della salute.

Il Consiglio Comunale Impegna il Sindaco a

  • prevedere percorsi di sensibilizzazione delle e degli insegnanti dedicati alla conoscenza e al riconoscimento della violenza maschile contro le donne e della violenza di genere, alle azioni di prevenzione, compresa la formazione relativa all’educazione sentimentale e all’approccio di genere, alle modalità d’intervento nei casi discriminazione e di qualsiasi forma di violenza;

  • attivare una rete di servizi di ascolto, di tutela e di protezione delle adolescenti e delle ragazze, coprogettando risposte appropriate con le realtà del territorio impegnate e con formazione specifica nell’educazione alle differenze e nel contrasto alla violenza di genere, come il Centro antiviolenza e la Rete educare alle differenze;

  • sostenere le scuole che vogliono avviare percorsi peer to peer formando ragazze e ragazzi che possano in modo orizzontale confrontarsi con i propri pari e riconoscere e segnalare i casi di molestie, maltrattamento e violenza nell’ambito della scuola (sia da parte delle figure adulte che dei propri pari);

  • sostenere le scuole che vogliono individuare percorsi sicuri e riservati di ascolto e di presa in carico al loro interno, individuando le modalità più appropriate per intercettare fenomeni di violenza e di molestie subite da docenti, da compagni o da altri adulti;

  • nell’ambito dello studio riservato agli effetti della pandemia sulle donne, prevedere un focus rivolto alle adolescenti ed agli effetti dell’isolamento generato dalle misure di contenimento della pandemia.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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