Domenica 31 ottobre 2021 abbiamo preso parte all’Assemblea Nazionale contro ogni Autonomia Differenziata, organizzata dal “Comitato Nazionale contro ogni Autonomia Differenziata”.
Un’assemblea molto partecipata, sia in presenza che a distanza, organizzata per denunciare il fatto che il Governo Draghi ha rilanciato il processo di approvazione dell’Autonomia Differenziata, in continuità con i governi precedenti di diverso colore politico e su spinta di regioni governate da centrosinistra (Emilia Romagna) e centrodestra (Veneto, Lombardia, Piemonte).
Un progetto devastante che porterà alla dissoluzione della Repubblica Italiana in 20 staterelli (le regioni italiane), in competizione tra loro per le risorse e con competenze adesso dello Stato per quanto riguarda la Sanità, la Scuola, i Servizi, i Trasporti, l’Ambiente, i contratti di lavoro e molte altre materie. Un progetto dagli effetti molto pesanti e da cui sarà quasi impossibile tornare indietro, portato avanti senza informare i cittadini e senza che il Parlamento possa esprimersi al riguardo.
Per questo all’assemblea nazionale di Roma abbiamo aderito e partecipato anche noi – Una città in comune insieme al “Comitato di Pisa contro ogni autonomia differenziata” (comitato che nel 2020 abbiamo contribuito a far nascere) – assemblea in cui si è anche discusso di cosa fare per fermare questo progetto.
Qui di seguito i link ai materiali e alla mozione finale dell’Assemblea:
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Documento introduttivo di Marina Boscaino (portavoce nazionale dei Comitati Per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti), che inquadra la situazione dell’AD rispetto anche agli ultimi sviluppi;
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Mozione finale approvata dall’Assemblea, con gli impegni presi dai partecipanti per portare avanti il contrasto all’Autonomia Differenziata (e per chiederne lo stralcio dalla Legge di Bilancio);
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Comunicato stampa inviato al termine dell’Assemblea.
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Video integrale dell’Assemblea.
Una città in comune