Nel 2018, la Lega aveva impostato tutta la campagna elettorale su un piano securitario e demagogico, annunciando che il suo governo avrebbe eliminato la delinquenza dalla città. Non solo non è così, come era ampiamente prevedibile, ma il Comune ha abdicato completamente alle politiche che gli sono proprie per affrontare temi così complessi.
In questi anni, infatti, abbiamo assistito a provvedimenti di pura immagine: spray al peperoncino e manganelli per la PM, accanimento contro i venditori abusivi, la nomina di Ziello, i quad in Piazza dei Miracoli, l’estensione del Daspo in tutto il centro storico, le cancellate in giro per la città, tentativi di utilizzare le guardie private per compiti di polizia al di fuori della legge. Ma la propaganda si è sciolta come la neve al sole.
E i nodi stanno venendo al pettine, con la Lega che non sa su chi scaricare la responsabilità: è al governo e non può prendersela con il Governo, ha il sindaco e non può prendersela con lui. E allora prova a mettere al centro del proprio obiettivo il Prefetto, riesumando, fino al 31 dicembre, l’ordinanza che vieta di sedersi sui gradini in centro storico, per non danneggiare “l’immagine turistica della città, la coesione sociale e l’economia cittadina”.
Lo stesso Conti annuncia anche lo schieramento ogni giorno di ben 50 agenti della Polizia Municipale, per far rispettare questa ordinanza, privando di nuovo la città, a partire dalle periferie, di qualsiasi forma di controllo del territorio per quelli che sono i servizi veri ed essenziali della Polizia Municipale, come la questione della sicurezza stradale.
Ancora una volta si usa impropriamente la Polizia Municipale, riguardo alla quale si annuncia persino l’avvio del turno notturno, senza nessun confronto con le stesse organizzazioni sindacali che proprio in questi giorni hanno smentito il sindaco, attaccando duramente questa modalità di relazione.
Noi pensiamo che sia invece il momento di riappropriarsi delle strade e delle piazze, sempre nel rispetto delle normative di sicurezza antiCovid, contro divieti stupidi e demagogici di una Giunta in piena crisi di nervi, che sulle spalle dei cittadini e delle cittadine cerca di non affondare.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
(foto di QuiNewsPisa)