Tenuto conto che le biblioteche sono infrastrutture di prossimità che rivestono un ruolo chiave nell’affrontare sfide sociali come la coesione sociale, l’integrazione delle diversità, l’educazione inclusiva.
Ritenuto che le biblioteche di pubblica lettura sono un punto di riferimento imprescindibile per le comunità in quanto rappresentano un presidio di democrazia, stimolano lo spirito critico e migliorano la qualità della vita; promuovono la partecipazione alle attività culturali e ricreative del territorio, con una ricaduta positiva anche su associazioni, cinema, teatri, musei; sono di supporto alle scuole di ogni ordine e grado.
Evidenziato il fatto che Pisa ospita molte biblioteche specializzate (Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Pisa, Biblioteca della Scuola Normale, Biblioteca della Scuola Superiore Sant’Anna e altre) ma, per loro natura, queste sono rivolte a una fascia ristretta di utenti e non possono offrire tutti i servizi di ‘welfare culturale’ che sono propri di una biblioteca di pubblica lettura.
Tenuto conto che durante gli Stati generali delle biblioteche (Milano 25 e 26 ottobre 2022) è stata redatta e sottoscritta da numerosi Comuni la Carta di Milano delle biblioteche, in virtù della quale – tra le altre cose – chi sottoscrive si “assume cinque impegni al fine di fare il possibile per garantire che tutte le potenzialità della biblioteca pubblica, in quanto servizio essenziale per la comunità locale, vengano adeguatamente dispiegate:
– fare della biblioteca una componente fondamentale di ogni strategia a lungo termine per la cultura, per la diffusione dell’informazione, dell’alfabetismo, dell’istruzione, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica e sociale;
– diffondere il ruolo della biblioteca attraverso l’adozione di una politica chiara che definisca gli obiettivi, le priorità e i servizi, tenendo conto dei bisogni della comunità locale e valorizzando la partecipazione attiva dei cittadini;
– garantire che la biblioteca sia la casa di tutti, mantenendo gratuito l’accesso ai suoi servizi e predisponendo documenti, tecnologie e attrezzature specifici a quegli utenti che, per qualsiasi motivo, non possono utilizzare i servizi e i materiali ordinari;
– mettere a disposizione della biblioteca spazi adeguati e personale professionalmente preparato, affinché sia in grado di affrontare le sfide attuali e future;
– promuovere la valutazione dell’impatto delle biblioteche e la raccolta di dati, per dimostrare la loro utilità per la società”.
Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta
ad aderire entro il mese di dicembre alla Carta di Milano delle biblioteche, un documento di policy offerto alla condivisione di tutti gli amministratori locali italiani per rilanciare il ruolo delle biblioteche e potenziarne i servizi.
Impegna la terza commissione consiliare permanente, una volta data l’adesione da parte del Comune, ad avviare un percorso per la sua attuazione, in sinergia con l’assessorato competente e gli uffici.
A prevedere alcuni primi stanziamenti necessari nella redazione del bilancio di previsione per iniziare a dare concretizzazione agli obiettivi previsti della Carta.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare