Tenuto conto che anche per il 2024 vi sarà un importante aumento della Tari e le entrate tariffarie indicate nel Piano Economico Finanziario per l’anno in corso ammonteranno a 34.155.431, al netto delle detrazioni, rispetto ai precedenti 33.533.262 euro dell’anno 2023.
Evidenziato che ciò comporterà un aumento delle tariffe domestiche tra il +1,19% del monooccupante e il +6.98% della famiglia con quatto componenti mentre per le tariffe delle utenze non domestiche gli aumenti oscillano tra il +1,74% e il +2,12%.
Tenuto conto che già per il 2025, in base ai documenti redatti dall’Ato “Toscana Costa”, si prevede un ulteriore considerevole aumento in quanto il totale delle entrare tariffarie, al netto delle detrazioni, dovrà essere di 38.916.784 euro
Evidenziato che dal 2021 vi è stato un costante e considerevole incremento della Tari: nel 2021 per le utenze domestiche un aumento da un minimo del 10,33% ad un massimo del
14,55% mentre per le utenze non domestiche l’aumento tariffario medio è stato intorno al 10,9%; per il 2023 vi è stato un aumento delle tariffe domestiche tra il 2,41% e il 3,99% e per quelle
non domestiche tra il 3.79% e il 4.73%.
Tenuto conto della audizione avvenuta in Quarta Commissione Consiliare Permanente di Geofor nel corso della quale i vertici Geofor hanno chiarito che gli aumenti per il 2024 e il 2025 non sono in alcun modo imputabili al costo del lavoro e in particolare al processo di reinternalizzazione del personale.
Tenuto conto che il Consiglio comunale di Pisa con precedenti mozioni ha ripetutamente contestato questo metodo tariffario e le modalità con cui in base alla normativa vigente vengono redatti i piani
economici finanziari per la gestione dei rifiuti per i Comuni. Inoltre, a seguito di questo metodo di calcolo e redazione dei Piani economici-finanziari i Comuni non possono esercitare un controllo su
tutti i costi e quindi sugli eventuali aumenti della tariffa.
Tenendo comunque conto che l’impatto della Tari sui cittadini in condizioni di fragilità anche a causa della crisi economica e sociale derivante prima dal Covid e poi dalla guerra è intollerabile e che comunque il nuovo metodo di calcolo non determina la creazione di una tariffa puntuale legata alla produzione effettiva di rifiuti.
Tenuto conto che questo metodo di calcolo è di scarsa comprensibilità e ben poco trasparente sia per i cittadini sia per le stesse amministrazioni comunali e non tiene conto di quanto rifiuto effettivamente viene prodotto da ogni soggetto.
Il Consiglio comunale
ritiene inaccettabile che il Governo e il Parlamento continuino a confermare questa modalità di calcolo, gestione e redazione dei Piani economico-finanziari per la gestione dei rifiuti nei Comuni, modalità che sta portando ad aumenti continui delle tariffe in tutti i Comuni con pesanti ripercussioni per gli stessi enti locali;
ritiene che questi aumenti della tariffa per tutte le utenze siano intollerabili vista la grave situazione di crisi economica e sociale che cittadinanza e attività economiche stanno attraversando;
chiede al Governo e al Parlamento di procedere immediatamente ad una profonda ed urgente modifica legislativa del metodo di calcolo e di redazione dei Piani finanziari dei Comuni fin dal prossimo anno, da un lato restituendo ai Comuni potestà su questa materia e dall’altro rispondendo a veri criteri di giustizia fiscale per cui chi produce più rifiuti paga di più;
chiede al Governo e al Parlamento ulteriori trasferimenti straordinari agli enti locali per azzerare gli aumenti delle tariffe per il 2024 e introdurre maggiori agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione e i settori economici maggiormente colpiti dalla crisi.
Impegna il Sindaco e la Giunta:
a chiedere che nella prossima seduta dell’ATO Costa si discuta di iniziative urgenti da intraprendere contro gli aumenti delle tariffe, chiedendo di apportare già per il 2025 le opportune modifiche affinché non si proceda agli incrementi previsti;
ad intraprendere in sede ANCI tutte le necessarie iniziative di opposizione nei confronti dei provvedimenti nazionali che hanno determinato gli aumenti delle tariffe.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare