Ordine del giorno: Investire sulle scuole d’infanzia comunali

Il seguente ordine del giorno è stato presentato al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista –  Pisa Possibile)

Ordine del giorno: Investire sulle scuole d’infanzia comunali

Tenuto conto che a gennaio 2019 l’Amministrazione comunale di Pisa ha soppresso la sezione “3 anni” della Scuola comunale dell’infanzia “Agazzi” per l’anno scolastico 2019/2020, senza alcun confronto con il Comitato di gestione della scuola, con la RSU, con i genitori e con il quartiere, e senza coinvolgere preventivamente la competente Commissione consiliare permanente;

Tenuto conto che la chiusura della sezione “3 anni” della “Agazzi” non è dovuta alla diminuzione delle iscrizioni (che sarebbero state numerose se la sezione non fosse stata soppressa, e che sono state infatti dirottate su altri istituti), ma alla decisione dell’Amministrazione comunale di dismettere le proprie scuole dell’infanzia trasferendole allo Stato;

Ricordato che a febbraio 2019 una delibera di giunta ha assegnato al Dirigente dei servizi educativi l’obiettivo di predisporre uno studio sul percorso amministrativo per il trasferimento delle scuole d’infanzia comunali allo Stato e che l’avvio di tale studio, mai reso pubblico, è stato confermato anche nel corso della discussione sull’argomento svolta in Consiglio Comunale lo scorso 26 giugno;

Tenuto conto che nell’estate 2019 il Sindaco di Pisa ha ritirato le deleghe alla precedente assessora alle Politiche educative, assegnandole successivamente ad una nuova assessora, ma che ciò non ha modificato l’intenzione di procedere alla cosiddetta “statalizzazione” delle scuole comunali dell’infanzia, senza altro scopo evidente che quello di tagliare il fondo di spesa relativo per almeno 900.000 euro;

Tenuto conto che lo scorso 18 ottobre, durante la riunione della Conferenza Zonale pisana per l’Educazione e l’Istruzione, l’amministrazione comunale di Pisa ha formalizzato la richesta di “statalizzare” le proprie scuole dell’infanzia, chiedendo l’inserimento nella programmazione della richiesta di nuove sezioni;

Tenuto conto che la richiesta si è duramente scontrata con la richiesta del Comune di Vecchiano di una nuova sezione di infanzia, resasi necessaria per la chiusura della scuola paritaria di Filettole, ma la riunione della Conferenza zonale si è conclusa con un voto a maggioranza a favore della richiesta del Comune di Pisa, contrari tutti gli altri Comuni presenti tranne il Comune di Cascina;

Tenuto conto che in quella stessa occasione, l’assessora alle Politiche educative del Comune di Pisa ha ribadito che il “piano di statalizzazione” è in corso, giustificandolo come una misura per non chiudere un plesso (probabilmente in riferimento alla scuola Agazzi, di cui sopra);

Tenuto conto che lo scorso 31 ottobre il Sindaco e l’assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Vecchiano hanno inviato all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Provincia di Pisa,al Provveditore Scolastico, ai presidenti delle Conferenze zonali della Valdera, Val di Cecina e Valdarno Inferiore, nonché ai Sindaci ed Assessori alla Pubblica Istruzione della Zona Pisana una motivata domanda di rivalutazione della loro richiesta di una sezione aggiuntiva, bocciata a vantaggio della richiesta del Comune di Pisa.

Considerato che:

  • la decisione dell’amministrazione comunale di Pisa appare motivata dal solo obiettivo di tagliare le voci di spesa relative alle scuole comunali dell’infanzia, senza considerare le ricadute negative che tale decisione avrà sul piano della didattica e sul patrimonio pedagogico anche sperimentale sviluppato nel corso dei decenni da queste scuole;
  • non sono state minimamente considerate le ricadute negative che tale decisione avrà sulle attuali maestre comunali, che verrebbero spostate ad altri incarichi con evidente sacrificio della loro professionalità, né sulle lavoratrici in appalto addette ai servizi ausiliari, che perderebbero il lavoro;
  • la priorità assegnata in sede di Conferenza zonale alla richiesta del Comune di Pisa di nuove sezioni per portare avanti il piano di statalizzazione delle proprie scuole dell’infanzia non trova sostegno negli indirizzi per la programmazione dell’offerta formativa e per il dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2010/21 approvati con delibera n. 593/2019 della Giunta regionale;
  • il ricorso ad un voto a maggioranza, invece che all’unanimità, all’interno della Conferenza zonale costituisce uno precedente negativo che apre a futuri possibili conflitti tra Comuni, facendo venire meno lo spirito democratico e cooperativo di questo organismo;
  • il cosiddetto “piano di statalizzazione” è stato avviato in assenza dell’annunciato studio di fattibilità e di una preliminare interlocuzione con il Ministero, con il conseguente rischio che, qualora le sezioni aggiuntive richieste dal Comune di Pisa non dovessero essere accordate, l’amministrazione proceda comunque alla chiusura delle proprie scuole dell’infanzia.

Ricordato che le scuole Agazzi, Calandrini e Montessori costituiscono un patrimonio culturale, civile ed educativo significativo e riconosciuto a Pisa;

Ritenuto che

  • la scelta dell’amministrazione comunale di trasferire allo Stato le proprie scuole vede la contrarietà delle famiglie, delle lavoratrici e delle RSU delle scuole dell’infanzia, che hanno più volte e in più sedi manifestato il loro dissenso sul merito e sul metodo della cosiddetta “statalizzazione”;
  • a fronte di una risposta negativa dello Stato rispetto alla richiesta di farsi carico di tutte le attuali sezioni delle scuole comunali dell’infanzia, si prospetta il rischio concreto che queste scuole vengano semplicemente chiuse, con grave danno per l’intera comunità.

Il Consiglio comunale di Pisa

esprime forte preoccupazione per una scelta assunta dalla Conferenza zonale non condivisa, che finisce per mettere i territori in competizione tra loro su un tema fondamentale come l’accesso all’istruzione per tutte e tutti ed invita la stessa a riesaminare la decisione assunta, anteponendo a qualsiasi scelta di bilancio degli enti locali, la garanzia del diritto all’istruzione per tutte e tutti.

impegna il sindaco e la giunta a

  • ritirare il progetto di statalizzazione delle scuole d’infanzia comunali, e a riconvocare di conseguenza la Conferenza zonale ridefinendo in maniera condivisa le priorità
  • a prevedere già dal prossimo bilancio preventivo le risorse necessarie per garantire il funzionamento di tutte le sezioni delle scuole comunali , a partire dal ripristino della sezione alla Agazzi
  • ad avviare al contempo un perrcorso di ascolto con tutti i soggetti coinvolti per arrivare ad una proposta organica per la riorganizzazione scolastica tenendo conto degli equilibri generali del territorio, senza mettere in competizione un quartiere con un altro o una scuola con un’altra.

Francesco Auletta – Diritti in comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile)

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