Ordine del giorno: Piano triennale di contrasto all’evasione/elusione dei tributi locali

Tenuto conto che nella relazione dell’Organo di revisione sul Rendiconto della gestione 2022 il Collegio nelle “raccomandazioni e conclusioni” evidenzia, così come già fatto anche all’interno della relazione, “il notevole scostamento tra l’accertato e il riscosso in particolare per quanto riguarda il recupero evasione IMU/TASI, TARI/TARES/TARSU e a tale scopo invita l’Ente a mettere in atto procedure volte ad una migliore riscossione”.

Rilevato che nel 2022 a fronte di accertamenti per 3.731.004 euro di recupero evasione IMU/TASI ci sono state riscossioni per 366.759,80 pari al 9.83%, e che a fronte di accertamenti recupero evasione TARI/TARES/TARSU pari a 2.434.435,82 euro ci sono state riscossioni per 570.121 euro, pari al 23.42%.

Considerato che per contrastare l’evasione/elusione dei tributi locali diventa pertanto strategico definire gli obiettivi nell’ambito di un piano triennale, individuando le aree di intervento, le procedure, le metodologie di controllo ed i tempi di realizzazione.

Tenuto conto che sempre più sono i Comuni italiani che si sono dotati di strumenti pluriennali di programmazione e intervento per contrastare questi fenomeni, adottando adeguati piani triennali.

Il Consiglio comunale

recepisce e fa proprie le raccomandazioni del Collegio dei Revisori ricordate in premessa;

dà mandato alla IV Commissione consiliare permanente, in collaborazione con gli uffici competenti e la SEPI, di elaborare entro il Dicembre 2023 una proposta di piano triennale di contrasto all’evasione/elusione dei tributi locali i cui obiettivi principali sono da individuare nei seguenti ambiti:

1) garantire le entrate tributarie per il Comune attraverso il recupero dell’elusione e dell’evasione, individuando anche le procedure atte ad una “migliore riscossione”;

2) migliorare il rapporto con i contribuenti minimizzando i costi indiretti e contenendo la pressione fiscale;

3) perseguire l’equità, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione, attraverso una modifica in senso progressivo della imposizione fiscale di competenza comunale secondo quanto stabilito dall’art.53 c.2 della Costituzione.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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