Pandemia e condizione femminile nella nostra città: su proposta di Diritti in comune uno studio partecipato, finanziato dal Comune di Pisa

Un risultato importante: con otto voti a favore e quattordici astenuti, il Consiglio Comunale ha approvato la mozione, presentata dal nostro gruppo Consiliare, che impegna l’Amministrazione a finanziare uno studio sugli effetti della pandemia sulla condizione delle donne nella nostra città.

L’approvazione dell’atto è un risultato importante, che potrebbe dare impulso a politiche pubbliche di genere efficaci ed appropriate, del tutto assenti oggi nell’amministrazione della destra, ridando così centralità al ruolo del Consiglio Cittadino Pari Opportunità.

Secondo la mozione infatti, è al Consiglio PPOO che il Consiglio comunale chiede di condurre il percorso usando i dati che le associazioni formali e informali e i soggetti femministi in città hanno a disposizione e condividendolo nella sua realizzazione con le istituzioni della ricerca che operano in città e con l’IRPET.

I dati che conosciamo sono sconfortanti e ci dicono che le disuguaglianze di genere sono cresciute enormemente. Un esempio: secondo un’indagine Istat, su base annua, nel 2020 su 4 posti di lavoro persi 3 sono stati persi da donne. Questo è solo uno dei dati che mostra come gli effetti della pandemia non sono uguali per tutti e come in particolare, abbiano colpito le donne.

La disuguaglianza nel lavoro, tra l’altro, è forse la più semplice da rilevare, ma possiamo immaginare come sia andata con la vita domestica, visto che un’indagine Ipsos ci dice che il lavoro domestico e di cura grava principalmente sulle donne e che per il 74% delle donne non c’è nessuna condivisione con il partner.

I dati nazionali ci hanno spaventato e così pure quanto denunciato dal Centro Antiviolenza della Casa della Donna nel Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità: a Pisa le donne che si sono rivolte al Telefono Donna sono passate da 363 nel 2019 a 454 nel 2020 e i maltrattamenti subiti da parte di uomini conviventi sono passati dal 3% del 2019 al 12% del 2020.

Incalzeremo ora l’amministrazione perché si attui subito questa mozione, avviando il processo di acquisizione di informazioni e di rilevazione della condizione delle donne riguardo la condizione economica, il lavoro, la tutela della salute, la partecipazione alla vita sociale, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, per poi attivare politiche di bilancio che diano risposte alle esigenze emerse.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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