Nuovamente si tenta l’assalto al Parco. Questa volta a fare da testa di ariete è il leghista Del Seppia, Presidente della Port Authority, che ripetutamente nelle commissioni consiliari attacca il Parco Regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli in quanto limite per lo sviluppo della nautica mettendo sul piatto, secondo un cliché tanto consolidato quanto indegno, un inesistente ricatto occupazionale: se non sarà possibile, sostiene Del Seppia, avere nuove aree di espansione per la nautica nell’area dei Navicelli c’è il rischio che le grandi aziende possano lasciare Pisa con tutte le pesanti ricadute occupazionali che questo comporterebbe.
Il Presidente Del Seppia, da poco insediato, fa pressione sugli enti territoriali usando strumentalmente la pesante clava delle grandi aziende invece di tutelare, come il suo ruolo impone, gli interessi e i rapporti pubblici. Dovrebbe invece semplicemente vergognarsi per la gravità delle parole che pronuncia, parole sconsiderate che hanno l’effetto di far percepire un luogo unico e prezioso del nostro territorio come avversario del mondo del lavoro, quando lo stesso Parco è una risorsa inestimabile per l’occupazione e il futuro della città.
Da parte nostra abbiamo duramente criticato il Piano integrato del Parco, chiedendone persino il ritiro e l’apertura di un percorso partecipato, nella convinzione che serva costruire un progetto che integri le esigenze di salvaguardia dell’habitat naturale con quelle economiche e sociali; sembra invece che Del Seppia si proponga di conquistare spazi dentro il Parco senza proporre in realtà un progetto né alcuna pianificazione.
Occorre respingere chi, fingendo di tutelare il lavoro, asseconda invece appetiti privati. Dobbiamo invece porre la compatibilità ambientale e l’integrazione sostenibile con il territorio come elemento caratterizzante del futuro della nautica pisana, e aprire un vero confronto sul futuro della nautica nella nostra città, in cui si discuta il sistema degli appalti e dei subappalti, la sicurezza sui luoghi di lavoro e il regolamento delle concessioni demaniali, connettendo tutela del lavoro e del territorio.