Partecipazione e coprogettazione, le nostre proposte: bilancio partecipato, consigli di quartiere, case di quartiere

Per questo avanziamo alla città le seguenti proposte, in alternativa alla finta “riforma” degli organismi territoriali di partecipazione promossa dall’attuale Giunta.

Le cellule-base della partecipazione locale sono i Consigli di Quartiere, da costruire su base elettiva con metodo proporzionale. I Consigli di Quartiere hanno dimensioni territoriali minori rispetto agli attuali 6 CTP, in modo da aderire meglio all’identità, alla storia e ai bisogni dei diversi quartieri e ridurre sensibilmente la distanza tra cittadinanza e organismi partecipativi. I Consigli di Quartiere sono dotati di reale potere di iniziativa, proposta e decisione: il Consiglio Comunale dovrà tenere conto formalmente di quanto discusso e deciso a quel livello.

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I Consigli di Quartiere indicono almeno una Assemblea di zona ogni mese, secondo un ordine del giorno composto dalle segnalazioni e dalle proposte ricevute direttamente dai cittadini, dai comitati, dalle associazioni. Le assemblee periodiche costituiscono un momento essenziale di informazione, formazione, analisi dei bisogni e indicazione delle priorità di intervento nel territorio.

I Consigli di Quartiere convocano successivamente dei Tavoli di co-progettazione, composti da tecnici comunali e delegati della cittadinanza, in cui le proposte e le priorità emerse dalle Assemblee di zona vengono analizzate e verificate sotto il profilo tecnico, normativo, economico e dei tempi di attuazione, in modo da garantirne l’effettiva realizzazione.

I Consigli di Quartiere indicono almeno 4 Assemblee plenarie di quartiere ogni anno, interamente dedicate all’analisi del bilancio comunale e alla costruzione di un bilancio partecipativo, di cui il Consiglio Comunale dovrà tenere adeguatamente conto in sede di approvazione del Bilancio comunale, attraverso un’apposita modifica dello Statuto del Comune. Non si tratta, come in passato, di attribuire una certa quota (spesso minima) di risorse per finanziare degli interventi nei quartieri, ma di un meccanismo permanente finalizzato a monitorare l’equità sociale, territoriale e di genere di tutto il bilancio comunale, coinvolgendo attivamente la cittadinanza nelle decisioni relative al reperimento e all’allocazione delle risorse economiche. All’interno del bilancio partecipativo trovano spazio le proposte emerse dalle varie Assemblee di zona “validate” dai Tavoli di co-progettazione.

Gli spazi delle ex Circoscrizioni, oggi chiusi e in stato di abbandono, ospiteranno le Case di Quartiere ovvero degli spazi auto-gestiti dalla cittadinanza in cui comitati, associazioni e cittadini potranno riunirsi gratuitamente e organizzare attività di utilità pubblica, secondo un calendario pubblico. Sarà incoraggiata e supportata dai Consigli di quartiere la realizzazione, in questa sede, di Laboratori di co-progettazione per la qualità della vita, su servizi e spazi pubblici, mobilità, attrezzature collettive, uso del suolo, ecc.

La partecipazione così intesa è per noi un punto dirimente del programma con cui ci candidiamo alle prossime elezioni amministrative. Su queste proposte concrete chiediamo ai comitati, alle associazioni, alle forze politiche che hanno realmente a cuore la partecipazione, di aprire un confronto pubblico e trasparente.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista

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