Parchi, non snaturate il ruolo della legge

TIRRENO PISA Pagina: X

Parchi, non snaturate il ruolo della legge

Parchi in Toscana: la leggeva approvata senza snaturarne il ruolo. Avevamo molto apprezzato che il faticato percorso della nuova legge regionale toscana sulle aree protette sta finalmente per concludersi positivamente. Le cronache, se cene fosse ancora bisogno, confermano d’altronde che prima si fa meglio è, considerate le molte situazioni in cui urge intervenire alla svelta, dai parchi interprovinciali alle aree protette di interesse locale, che dopo la messa in pensione delle Province devono fare i conti con inghippi fino a ieri imprevisti. Ecco perché le notizie che circolano sull’idea di rispolverare vecchie e assurde ipotesi già naufragate, anche sul piano nazionale, di immettere nei consigli dei parchi rappresentanze di categoria come i cacciatori o gli agricoltori e così via vanno liquidate senza se e senza ma. E il solo modo è non rimettere su questo punto in discussione la legge. Di stupidaggini sul piano istituzionale e culturale se ne sono già compiute fin troppe e in più d’un caso purtroppo si continua. Evitiamo perciò di aggiungerne altre. I parchi non lo meritano. La loro gestione è e deve restare affidata al le istituzioni e non alle categorie dei cui problemi si occuperanno gli enti parco come hanno sempre fatto specie in Toscana.

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