Oggi si è tenuto il nono dei nostri incontri nei quartieri: era la volta di Porta a Lucca, nel Parco che costeggia via Falcone.
Qui, come in altre zone, mancano servizi spazi culturali e sociali, gli edifici pubblici sono in abbandono, le aree verdi pubbliche sono poche e scollegate, e in alcune strade ci sono molto traffico e un elevato carico urbanistico.
Le nuove previsioni di parcheggi e aree commerciali, insieme con le infrastrutture di attraversamento ferroviario in preparazione, mettono qui a serio rischio la qualità della vita, che invece si può migliorare tantissimo: investendo sui servizi, sugli spazi pubblici, sul potenziamento del verde, sulla possibilità di muoversi a piedi e in bici.
Per questo noi oggi abbiamo parlato con le persone che abbiamo incontrato di cancellare le previsioni di parcheggi e superfici commerciali inserite nelle ultime pianificazioni urbanistiche, di risistemare, potenziare e ricucire i percorsi ciclopedonali e della necessità di investire sul trasporto pubblico. Così come abbiamo parlato di come gestire l’afflusso all’Arena Garibaldi in occasione delle partite: per noi è necessario incentivare la mobilità dolce e l’uso dei mezzi pubblici.
Come in altri quartieri, anche qui è necessario procedere al recupero delle strutture pubbliche abbandonate o sotto-utilizzate per una Casa di quartiere e servizi, a partire da un Distretto sociosanitario.
Infine, occorre lavorare alla ricucitura, la cura e il miglioramento del verde in un’ottica multifunzionale per una rete ecologica, di difesa dall’inquinamento e dal rumore, contro il cambiamento climatico, per la qualità della vita.
Una delle chiavi essenziali per raggiungere questi obiettivi è la progettazione partecipata del quartiere.
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