Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della Misericordia

Continua la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della Misericordia, che hanno lanciato un presidio per domani alle 11.

 

 

MISERICORDIA non ci merita: il personale riconsegna le divise

A fine anno si è consumata l’ennesima beffa ai danni di 34 lavoratori e lavoratrici licenziati in Misericordia.
Ma come sono andate le cose?

Misericordia ha licenziato 34 dipendenti dopo avere accumulato debiti per milioni di euro. Si è detto che la causa del debito era legata all’eccessivo numero dei\lle dipendenti salvo poi scoprire che il debito è stato causato da ben altro ( in primis speculazioni immobiliari con la costruzione di un’inutile e faraonica sede che avrebbe dovuto ospitare palestre per la riabilitazione e centri medici che non sono mai arrivati).

La litania del “troppo personale” diffusa ad arte è servita a giustificare lo smantellamento dei servizi e il licenziamento del personale portato avanti da vertici locali della Misericordia che nel corso degli anni abbiamo ritrovato dentro l’associazione o a rappresentare gli interessi di soggetti privati in affari con la Misericordia stessa .

La litania è stata creduta anche da una parte del sindacato che solo oggi critica l’Arcivescovo dopo avere taciuto per mesi dinanzi alle responsabilità morali di Monsignor Benotto

I lavoratori e  le lavoratrici di Misericordia continuano a mobilitarsi e danno appuntamento alla stampa cittadina

Venerdi 3 Gennaio ore ore 11 in Piazza Arcivescovado

Lavoratrici\tori licenziati della Misericordia
Confederazione Cobas

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