1.Si intende continuare sulla strada del tradimento della democrazia per salvaguardare lobby di potere e interessi forti, nonostante la Corte Costituzionale, il Consiglio di Stato e infine il TAR della Toscana, abbiano riconosciuto l’illegittimità delle tariffe applicate da Acque Spa? Come si risponde agli “obbedienti” civili?
In primis affermiamo che consideriamo l’acqua un bene comune, una risorsa da salvaguardare e da sottrarre alle logiche del profitto.
Come abbiamo illustrato nel nostro programma, la difesa dei beni comuni è un tema prioritario e per questo ci muoveremo immediatamente per avviare tutti i percorsi necessari per far rispettare l’esito dei referendum del giugno 2011 e quindi avviare lo studio di fattibilità per il processo di ri-pubblicizzazione nelle forme e nei metodi che garantiscano massima partecipazione e trasparenza.
Proporremo una moratoria sui solleciti di pagamento che Acque S.p.A. sta attuando nei confronti degli “obbedienti civili” e ci attiveremo presso l’Autorità Idrica Toscana per avviare le procedure di rimborso.
E’ inoltre nostra intenzione quella favorire la diffusione della campagna di obbedienza civile e di tutte le altre iniziative del forum dei movimenti per l’acqua.
2. Si intende continuare ad ignorare la richiesta di ripubblicizzazione della gestione dell’acqua? Oppure la nuova giunta, sin dal primo consiglio comunale, è disposta a deliberare impegni precisi per estromettere definitivamente i privati da Acque spa riconvertendo l’Azienda in ente di diritto pubblico e aprendo un tavolo di confronto con il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, partiti e associazioni che condividono e sostengono gli obbiettivi della Legge di Iniziativa Popolare già presentata dal Forum Italiano in Parlamento?
Basandoci anche sulla modifica dell’articolo 2 punto f) del 4 Maggio 2010 che ha sancito “la proprietà e la gestione pubblica del servizio” e che “il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”, intendiamo intraprendere una serie di iniziative per mettere in atto quanto deliberato dal precedente Consiglio comunale.
Uno dei nostri primi atti in consiglio comunale, sia da forza di governo che da forza di opposizione, sarà quello di proporre una delibera che vada ad istituire un tavolo permanente di confronto con il forum dei movimenti per l’acqua, al fine di dare avvio allo studio di fattibilità per la ri-pubblicizzazione del servizio idrico nella nostra conferenza territoriale.
Contemporaneamente ci impegneremo per far sì che il comune di Pisa promuova presso la Conferenza territoriale dei 57 comuni afferenti ad Acque s.p.a. una valutazione degli impatti economico-finanziari della liquidazione dei soci privati. Uno studio necessario e propedeutico per partire con gli approfondimenti utili ad identificare nuove forme di gestione del servizio idrico attraverso società di diritto pubblico senza scopo di lucro, coerenti con quanto stabilito dai referendum e successive sentenze, sul modello di quanto già avvenuto in altri comuni italiani più virtuosi, come quello di Napoli.
Gli approfondimenti sopra citati si dovranno caratterizzare secondo i seguenti punti:
– aspetti tecnico-societari;
– prospettive di sostenibilità dell’equilibrio economico-gestionale di esercizio (costi e ricavi);
– prospettive di sostenibilità industriale e finanziaria degli investimenti di medio/lungo termine;
– criteri e modalità di coinvolgimento dei lavoratori e di sostenibilità occupazionale del percorso;
– prospettive di coinvolgimento dell’utenza nelle dinamiche di controllo e partecipazione alla
governance aziendale.
3. Quale trasparenza sulla gestione del servizio idrico intende garantire il nuovo consiglio comunale? Come si risponde alla richiesta di istituire una Consulta dell’Acqua aperta a cittadine/i, associazioni, lavoratori/trici e comitato acqua bene comune che svolga funzioni di supporto e consulenza al consiglio comunale sulle problematiche relative all’acqua e su queste abbia la possibilità di esprimere pareri e proposte che l’amministrazione si impegni ad attuare?
Rispondiamo positivamente.
Come accennato al punto 2, tutti i percorsi proposti dovranno essere basati su una reale democrazia partecipativa e sulla massima trasparenza. Di conseguenza riteniamo necessario procedere di concerto con il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua alla consultazione della cittadinanza attiva, delle associazioni e di tutti quegli attori, come i lavoratori stessi, che contribuiscono alla salvaguardia del bene comune più importante.
Pensiamo sia inoltre necessario definire degli strumenti permanenti per garantire la massima partecipazione e condivisione costantemente nell’arco dell’intera consiliatura.
Crediamo sia necessaria una trasparenza totale sulla gestione della macchina comunale e delle partecipate, ed nello specifico caso di Acque S.p.A. da subito ci adopereremo per rendere pubblici i contratti di mutuo in essere con Monte dei Paschi e Depfa bank, oltre che ai contratti derivati stipulati con le stesse banche.