Seicento firme di sostegno agli occupanti dell’ex distretto

venerdì 21 marzo 2014 TIRRENO PISA Pagina:I

Seicento firme di sostegno agli occupanti dell’ex distretto
ADERISCONO ANCHE SETTIS E PROSPERI

Il quartiere di San Martino si schiera al fianco del Distretto 42, il progetto del Municipio dei beni comuni nato all’interno dell’ex caserma “Curtatone e Montanara” occupata.
Ieri mattina una delegazione degli abitanti del quartiere ha depositato una petizione in Comune, con cui i residenti ribadiscono la richiesta, «fino ad oggi rimasta inascoltata, affinché si intraprenda, in tempi rapidi, un dialogo con il sindaco, la giunta e il consiglio comunale, per esplorare possibili modalità di gestione partecipata dell’ex distretto militare» e decidere il futuro dell’ex caserma di via Bruno.
La petizione, lanciata da Enza Pellecchia, docente universitaria, Giacomo Sanavio, assessore provinciale, e Tommaso Greco, docente universitario, ha raccolto oltre 600 firme ed è stata sottoscritta, tra gli altri, anche da Salvatore Settis, ex direttore della Scuola Normale Superiore, e Adriano Prosperi, professore emerito della Scuola Normale e candidato della lista “L’altra Europa con Tsipras” alle prossime elezioni europee. «Un gesto concreto di solidarietà e sostegno da parte di chi vive nel quartiere di San Martino – spiegano i residenti -. La petizione è anche un appello all’amministrazione comunale perché la politica faccia fino in fondo il suo compito evitando di trasformare la riapertura di un parco pubblico (quello nato all’interno dell’ex caserma, ndr) in un problema di ordine pubblico gestito dalle forze dell’ ordine».
L’occupazione dell’ex caserma, secondo la delegazione di residenti che ieri si è recata in Comune, ha trasformato la vita del quartiere, migliorandolo anche sul piano della sicurezza. «Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che nel cuore del centro storico ci fosse un’area così vasta totalmente inutilizzata dicono gli abitanti -. Ancora più sorprendente è stato lo spettacolo del parco, imponente nella sua bellezza benché da tempo inutilizzato». «L’apertura dell’ex distre tto militare – si legge nella petizione – è percepita nel quartiere come tutt’altro che illegale. Già sono numerose le idee per una fruizione collettiva e condivisa degli spazi per attività culturali, ricreative, ludiche e per far sì che le persone siano felici e a proprio agio». «Confidiamo – concludono gli abitanti di San Martino – che l’incontro e il confronto tra differenti punti di vista espressi con reciproco rispetto da persone provenienti da percorsi diversi e appartenenti ai più vari ambienti (sociali, culturali, professionali, politici, associativi) possa essere fecondo ed orientato verso una logica del buon vivere».

Danllo Renzullo

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