domenica 17 giugno 2018 |
Testata: NAZIONE PISA |
Pagina: 6 |
In caso di vittoria il Pd cederà tre seggi
di GUGLIELMO VEZZOSI
IN VISTA del ballottaggio il Pd ritrova coesione e unità interne e lo stesso sgeretario nazionale Maurizio Martina ha dato pieno mandato al candidato sindaco Andrea Serfogli di ampliare il più possibile i confini della coalizione per non perdere il governo della città. Messe da parte divisioni e veti il Pd di fronte al rischio di perdere il governo della città – si ritrova coeso e aperto a nuove alleanze per un duello che si profila davvero all’ultimo voto. Dalla sua, oltre, al Pd, Serfogli ha le liste che lo hanno appoggiato al primo turno e cioè In Lista per Pisa di Paolo Ghezzi (3,8%), i Riformisti di Federico Eligi (2,9%) e la lista civica promossa dall’ex assessore Dario Danti (2,8%).
OGGI alle 12 scade il termine per la presentazione di eventuali apparentamenti e il Pd ne presenterà due, frutto degli accordi definiti nei dettagli ieri sera dopo alcuni giorni di confronto. Il più importante, in termini di voti, è quello con il Patto Civico di Antonio Veronese che sulla carta porta una dote di oltre 2.500 voti corrispondenti al 6,6% dei voti. L’altro accordo, fortemente voluto proprio da Serfogli e dal forte valore simbolico come segno di attenzione ai civismo è quello con le liste che al primo turno sostenevano Maria Chiara Zippel (che ha raccolto 688 voti, pari all’1,8%). A conti fatti in caso di vittoria la coalizione di centrosinistra otterrebbe 20 seggi su 32 dei quali 16 al Pd, 2 alla lista Ghezzi, 1 a Danti e 1 a Eligi. Con l’apparentamento e sempre nello scenario vincente il Pd dovrebbe cedere tre seggi alla lista di Veronese che diventerebbe la seconda forza di maggiornaza e che vedrebbe il suo leader immediatemten promosso in giunta con un posto da assessore. Nessun seggio – è la legge dei numeri – per la lista Zippel. In caso di sconfitta invece il Pd dovrebbe accontentarsi di 7 seggi, il rsto alle altre forze di opposizione: 2 seggi a M5 S, 1 ad Auletta,1 al Patto Civico di Veronese e 1 a «Pisa nel cuore» di Raffaele Latrofa.
NON è tutto. Serfogli può anche contare sull’appoggio di Simonetta Ghezzani, già candidata sindaco per Sinistra Italiana (579 voti al primo turno pari all’1,4%) e di Paolo Fontanelli (Mdp) che, pur non presente il 10 giugno, ha ribadito ieri pieno sostegno a Serfogli contro «le destre e contro Salvini che ha rilanciato la sua rozza e cinica campagna contro gli immigrati come terreno di sfogo per il disagio sociale e il malcontento degli strati più poveri. Noi dobbiamo dire, soprattutto ai ceti popolari, attenzione a non cadere in un abbaglio. La politica di Salvini è tutt’altra cosa dalla necessità di rimettere al centro i valori della giustizia e della lotta alle diseguaglianze. Anzi è il contrario».