Sicurezza, ecco i vigili di quartiere. E polizia privata sui bus e sui treni

venerdì
29 giugno 2018
Testata:
QN
Pagina:
17

Il governatore Rossi vara il pacchetto con un tesoretto ad hoc

Lisa Ciardi FIRENZE

VIGILI DI QUARTIERE nelle città e nei quartieri più a rischio, ma anche vigilantes a sorvegliare treni, autobus e pronto soccorso. Dopo aver chiesto allo Stato di rafforzare la presenza di poliziotti e carabinieri, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi va avanti nel tentativo di mitigare il senso di insicurezza dei toscani. E a chi si sorprende di una svolta securitaria che potrebbe far pensare a un esponente di destra più che a un politico di LeU, risponde che non è così.

«La sicurezza non è né di destra né di sinistra – sostiene – e non parliamo di svolta securitaria.
Far rispettare le leggi e proteggere i cittadini sta alle basi dei doveri dello Stato».

Sta di fatto che nei prossimi mesi la Toscana dovrebbe registrare un aumento importante dei controlli nei punti più delicati e a rischio.

La Regione investirà nel provvedimento 4 milioni di euro l’anno, in aggiunta ai fondi che già sono stati spesi per la videosorveglianza (3 milioni e 250mila euro dal 2016) e a quelli che garantiscono l’accesso gratuito ai mezzi pubblici a carabinieri, guardia di finanza e polizia (400mila euro l’anno di spesa) in «cambio» di un occhio vigile nei confronti di ciò che accade a bordo.

IL PRIMO progetto, presentato ieri da Rossi insieme al presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e all’assessore Vittorio Bugli, riguarda i vigili di quartiere.

Spendendo 3 milioni di euro l’anno per tre anni la Regione permetterà ai Comuni di assumere a tempo indeterminato 70/80 agenti che dovranno restare in servizio per almeno cinque anni.

Lavoreranno a coppie, su tre turni, in modo da coprire tutto il giorno e buona parte della notte in 10/12 quartieri toscani. Dove? Per capirlo si dovrà aspettare un confronto fra Regione, Comuni, Prefetture e forze dell’ordine.

PER VEDERLI in servizio, dopo la fase di formazione, ci sarà invece da aspettare l’inizio del nuovo anno.

Un altro milione di euro servirà poi a pagare alcune società di vigilantes per incrementare la sorveglianza su treni regionali e autobus, ma anche nei pronto soccorso privi di posto di polizia.

Da capire quante persone saranno e dove, esattamente, verranno dislocate. Infine, sempre per i treni, la Regione ha annunciato un’App che permetta al capotreno di sapere se a bordo ci sono agenti di pubblica sicurezza in borghese e, se sì, in quale vagone, in modo da poterne richiedere l’intervento in caso di necessità.

LA DELIBERA con l’intero pacchetto sicurezza andrà in giunta tra una decina di giorni. «Non vogliamo sostituirci né allo Stato né alle forze dell’ordine – ha commentato il governatore Enrico Rossi – anzi allo Stato torniamo a domandare di assumere i poliziotti che mancano: cento solo a Firenze e 20mila almeno in tutta Italia. Rinnoviamo questa richiesta al nuovo ministro degli Interni perché crediamo che la presenza costante di persone in divisa serva a dare sicurezza ai cittadini. Nel frattempo, come Regione, proseguiamo il lavoro degli ultimi anni».

Tre coppie di vigili distribuite su turni copriranno tutto il giorno e buona parte della notte in ciascuna delle zone individuate per la sperimentazione. La Regione si accollerà la spesa per tre anni.

Previste 10/12 esperienze pilota in altrettanti quartieri, in città da individuare. Fra i punti fermi l’impiego effettivo dei vigili di quartiere nelle strade e nelle piazze, scelte di concerto con i sindaci e i prefetti

Ai 3 milioni di euro l’anno che serviranno a finanziare il progetto dei vigili di quartiere, la Regione ha annunciato di voler aggiungere un altro milione di euro l’anno. Per pagare i vigilantes per bus, treni e pronto soccorso

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