Sarebbe certamente da ridere se non ci fosse da piangere.
Anche a Pisa come nel resto d’Italia piovono milioni di euro dai fondi PNRR per le scuole superiori. Ma la maggior parte di questi contributi dovranno necessariamente essere utilizzati per la realizzazione di “next generation classroom” e “next generation labs”, ovvero aule e laboratori all’avanguardia di una Scuola 4.0 che deve fare i conti con strutture che cascano letteralmente a pezzi. Si vogliono trasformare «classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro». Intanto però continuano a mancare quelle stesse aule che dovrebbero essere trasformate.
A Pisa la situazione continua ad essere preoccupante per molti istituti secondari, che il prossimo settembre si troveranno costretti a ricominciare un sistema di turnazioni e magari con giornate di 6 ore spalmate su settimane di cinque giorni per favorire un’alternanza che provoca gravi disagi a livello di insegnamento oltre che alle famiglie. Come del resto la maggior parte delle scuole sono prive chi di una biblioteca, chi di un’aula magna, chi dei laboratori, chi di un po’ tutti questi spazi.
Nel frattempo la Provincia di Pisa si vanta di aver ottenuto 2,1 milioni di euro, sempre su fondi PNRR, per riqualificare e mettere in sicurezza le palestre di via Bovio e per riqualificare e ampliare le aree sportive all’aperto dell’Iss Da Vinci Fascetti. Quello stesso Istituto di cui oggi chi ci lavora lamenta il totale abbandono da parte della Provincia, con hangar pericolanti e velivoli esterni che cadono a pezzi, per non parlare della situazione del Concetto Marchesi per il quale non sono stati ottenuti i finanziamenti necessari alla ricostruzione da tanti anni richiesta dai vari dirigenti che si sono succeduti.
Siamo nuovamente in una situazione di emergenza per mancanza di programmazione, per anni di mancanze di investimenti e manutenzioni, perché ancora una volta la scuola non è una priorità per chi governa ad ogni livello, mentre si continua a pensare di investire 190 milioni di euro per una nuova base militare nel nostro territorio.