Solidarietà al TRA, una delle esperienze da cui partire per rilanciare Pisa città di cultura e pace

Scritte di stampo nazista o fascista, come quelle comparse sui materiali del Teatro Rossi Aperto, non possono mai essere delle semplici ragazzate. Non lo possono essere nemmeno scritte antisemite, o che richiamano atteggiamenti violentemente maschilisti, per attaccare chi ha visioni alternative del mondo.
Ci sembra naturale e doveroso esprimere la nostra solidarietà al TRA, un’esperienza di rigenerazione urbana e cura dei beni comuni che deve essere difesa e valorizzata. Difenderla a parole non basta: l’associazione TRA, ricordiamo, deve essere tra i principali soggetti in gioco per il completamento del restauro e il raggiungimento della piena agibilità dello storico teatro, a partire dal progetto di riqualificazione e utilizzo presentato dalla associazione stessa.
Lo spazio per certi attacchi vergognosi e, non esitiamo a dirlo, criminali, non ci sarebbe, se la città tutta e le sue istituzioni si muovessero in questa direzione: così si darebbe la risposta più efficace alla violenza e alla cultura della violenza, senza lasciare spazio ad ambiguità.
Chiediamo quindi che questo episodio – che deve restare tale, e i cui autori devono essere condannati – si traduca in un’occasione per rilanciare Pisa come città di cultura, incrocio ricco di diversità e di pace a partire proprio dall’esperienza del Teatro Rossi Aperto. Sollecitiamo l’amministrazione comunale a fare in questo la sua parte, non lasciando adito al minimo dubbio che atti fascisti o nazisti possano verificarsi nel silenzio.
Diritti in comune
Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile

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