Sosteniamo con convinzione l’occupazione studentesca in corso al Liceo Dini, dalla quale emergono a gran voce richieste importanti e che non è più possibile ignorare.
Innanzitutto, la denuncia della vergognosa carenza di aule, parte del problema strutturale che riguarda i luoghi della formazione e in particolare gli istituti superiori a Pisa. A partire dallo stallo del Liceo Buonarroti, il problema sistemico del sovraffollamento delle classi si è trasformato con l’emergenza covid in una situazione non più gestibile. Da anni la comunità studentesca aspetta risposte concrete dalle istituzioni, che sono colpevolmente inadempienti e che continuano a proporre soluzioni provvisorie inaccettabili o dai tempi lunghi di realizzazione. Il tempo è scaduto: serve un progetto concreto e immediato. Come da tempo segnaliamo, ci sono molti spazi vuoti di proprietà pubblica e inutilizzati in città che potrebbero essere rimessi in sicurezza e utilizzati per garantire alle scuole le aule di cui hanno bisogno.
L’occupazione, come apprendiamo dal comunicato studentesco, domanda una scuola più accessibile e inclusiva non solo in termini materiali: alla richiesta di attivazione della carriera Alias da parte di un ragazzo transessuale, la dirigente scolastica si è opposta per i presunti turbamenti di alcuni docenti. La carriera Alias è già una realtà in molte scuole superiori d’Italia, compreso il Liceo Russoli di Pisa e Cascina: non spetta ai presidi di decidere arbitrariamente se uno studente possa o meno richiedere il riconoscimento dei propri diritti e della propria identità di genere. Si tratta pertanto di un requisito di minima per l’inclusione e per la costruzione di una scuola aperta e democratica; una presa d’atto di un diritto fondamentale che riguarda la persona richiedente e nessun altro, senza nessuno “scivolamento” ideologico, contrariamente a quanto dichiarava ieri l’avvocato Ciappi. La migliore risposta a queste posizioni – queste sì – ideologiche e discriminatorie è quella della componente studentesca che occupa anche in solidarietà di un proprio compagno, com’è giusto e normale che sia. Studentesse e studenti sanno benissimo che l’ostilità della dirigente scolastica è fuori dalla storia, e propongono un’idea di scuola, davvero, aperta a tutti, che sosteniamo con grande convinzione.
Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile