venerdì 20 aprile 2018 |
Testata: NAZIONE PISA |
Pagina: 4 |
LE SCELTE PER LA CITTÀ
LA PALLA PASSA A DEA CAPITAL
ORA DEA CAPITAL DOVRÀ PRESENTARE IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO NEL QUALE DIRE ANCHE A CHE TITOLO (DIRITTO DI SUPERFICIE 0 PROPRIETÀ) L’ARENA ENTRERÀ NEL FONDO
Ok bipartisan con 24 voti sotto l’occhio vigile della delegazione ultras
di FRANCESCO PALETTI
LO AVEVANO chiesto il presidente Corrado e l’avvocato Toscano, consulente del Pisa Sporting Club per quanto riguarda la ristrutturazione dell’Arena. Lo ha ribadito fino all’ultimo, con un accorato appello a tutti i gruppi consiliari anche poco prima del voto, il sindaco Marco Filippeschi: «Il progetto è una risposta a una possibile emergenza e a una situazione di arretratezza della città che va colmata. Con questa delibera, dobbiamo dare un chiaro segnale di direzione di marcia: per questo auspico un voto positivo». E così è stato. Anche in misura più netta di quanto sarebbe stato lecito prevedere alla vigilia alla luce delle posizioni espresse dalle forze politiche mercoledi mattina durante la riunione della commissione consiliare competente. Perchè la delibera che dispone l’inserimento dell’Arena Garibaldi nel piano delle alienzioni è stata approvata quasi all’unanimità. Il verdetto dell’assemblea di Palazzo Gambacorti lascia poco spazio alle interpretazioni: 24 voti favorevoli e niente astenuti o contrari. Soltanto i rappresentanti di «Una Città in Comune» e «Sinistra Italiana» (tre consiglieri) coerentemente con la posizione assunta il giorno prima in commissione, non hanno partecipato al voto.
A VIGILARE sulla discussione una ventina di ultras nerazzurri, che hanno seguito il dibattito in un religioso silenzio solo increspato da un sorriso appena accennato subito dopo l’esito del voto. Volevano verificare se lo posizioni espresse nella partecipata assemblea dei tifosi d’inizio febbraio avrebbero trovato conferma nel dibattito in consiglio. Chissà, forse anche un po’ allarmati dall’esito della votazione in commissione. Il voto ha fugato ogni dubbio. Anche quelli sul conto del M5S e di Forza Italia che, il giorno precedente proprio in commissione, avevano deciso di non partecipare al voto. Per i grillini ha parlato la consigliera Elisabetta Zuccaro: «Manca molta documentazione ma siamo ancora in un fase iniziale del percorso e dunque, anche alla luce degli emendamenti approvati, noi ci esprimeremo positivamente sul
la delibera». Per Forza Italia, invece, è intervenuto Riccardo Buscemi: «Votiamo «sì» perchè, all’interno di questo percorso, devono essere valutate tutte le possibili opzioni, certamente anche quella che prevede la costruzione del nuovo stadio a Ospedaletto, ma pure la ristrutturazione dell’Arena. El’unico modo per valutare quest’ultima possibilità è proprio dare parere positivo». Scontato, invece, il «sì» del Pd e di «Pisa nel cuore» di Latrofa, ma pure quello di «Il Lista per Pisa» e Riformisti.
IL PRIMO passo verso la «nuova Arena», dunque, è compiuto. Ma il cantiere non aprirà domani. Per arrivare alla posa della prima pietra, infatti, occorrono prima la dichiarazione d’interesse pubblico e poi la variante urbanistica dato che al momento lo stadio è ancora previsto a Ospedaletto. E propedeutico all’approvazione di questi due atti decisivi è la presentazione di un piano economico finanziario nel quale la Dea Capital dovrà dire anche a quale titolo (diritto di superficie o proprietà) l’Arena Garibaldi sarà conferita nel fondo. Se ne parlerà, comunque, nel consiglio comunale che prenderà forma dopo le elezioni di giugno.