Teatro Rossi: Fuori i nomi. Pretendiamo trasparenza. Fatto accesso agli atti al Demanio

Ancora una volta solo grazie alla nostra denuncia e al nostro lavoro la città è venuta a conoscenza delle grandi manovre che si stanno muovendo intorno al Teatro Rossi.

E purtroppo tutte le nostre preoccupazioni sembrano ancora una volta essere fondate.

Avevamo subito avanzato dubbi sulla società che aveva vinto il bando della Agenzia del Demanio visto che nei fatti è priva di qualsiasi attività e solidità. E questi sono confermati dallo stesso Destasio della società Gds Arts Management, vincitore della gara, che serenamente ha spiegato di essere un “prestanome”, di essere stato contattato da imprese locali e nazionali che si occupano di restauri di immobili storici per partecipare al bando e che la sua società, che ha vinto la concessione, non sarà quella che si occuperà dei lavori e della gestione ma che sarà fatta un’altra società ad hoc con queste imprese.

Ma chi sono questi imprenditori? Chi sono le imprese locali e nazionali dietro De Stasio? Perche, se ci sono interessamenti locali non si sono manifestati quando il dibattito sul teatro era vivo e scottante? E ancora, cosa sapeva la Soprintendenza? Era per caso a conoscenza di disponibilità economiche che avrebbero reso facile a chiunque i lavori di recupero dell’immobile?

Vogliamo la massima trasparenza su un bene comune così prezioso ed unico della nostra città. Quale è il progetto di recupero e quale quello culturale? Torneremo alla “gloria degli Uffizi Pisani”, di un parco giochi turistico in cui la cultura fa da cornice ? Anche su questo non si sa nulla e non c’è nessun coinvolgimento e nessun percorso pubblico, a partire dalla esperienza del Teatro Rossi Aperto che per 8 anni ha restituito alla cittadinanza questo spazio.

Il Comune di Pisa sa qualcosa, è stato coinvolto o informato? Da parte nostra abbiamo fatto un accesso agli atti nei confronti della Agenzia del Demanio per avere tutta la documentazione. Serve un confronto pubblico e soprattutto chiarezza e trasparenza su chi sono i veri investitori e quali sono le loro intenzioni.

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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