TERREMOTO NELLE URNE

mercoledì
13 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
4

Conti vince nelle ex periferie rosse, Serfogli in centro

SENZA storia sul litorale e testa a testa in tanti altri seggi cittadini. Ma la geografia del voto di domenica un dato lo fa emergere. Ed è preoccupante per il centrosinistra e Andrea Serfogli: il candidato del centrodestra Michele Conti non solo ha fatto cappotto tra Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone (incassando 1506 voti e doppiando di fatto il rivale fermo a 846), ma ha sbancato anche le periferie tradizionalmente rosse e poi fedeli al Pd: ha vinto a San Giusto, San Marco, Putignano, Riglione/Oratoio al Cep e a Barbaricina (il quartiere dove abita Serfogli, mentre Conti non risiede in città). Perfino nella «rivoluzionaria» Sant’Ermete ha vinto il centrodestra. E’ il segno inequivocabile di un malessere che attraversa da tempo il Pd e il centrosinistra e che non lascia la coalizione di governo uscente per niente tranquilla neppure in vista del ballottaggio. Anche perché il divario in qualche caso è piuttosto netto. Serfogli tiene nel centro storico, pur nel generalizzato calo di consensi del suo partito e della sua coalizione, ma si conferma in vantaggio a San Martino, nel seggio della stazione, a Santa Maria e in zona Don Bosco. E’ nettamente avanti a San Francesco e a Cisanello e Pisanova. Tiene anche alle Piagge, a Porta a Lucca e in via Garibaldi.

IN QUESTO contesto e con il sostanziale equilibrio uscito dalle urne domenica (13.338 voti per Serfoglio, 13.795per Conti) potrebbero essere proprio i residenti del centro storico a fare la differenza. Certo, è una valutazione approssimativa. In quegli stessi seggi dove Serfogli ha primeggiato o comunque tenuto botta rispetto aConti a Coltano, grazie anche all’influenza di Antonio e Juri Dell’Omodarme che per primi hanno «disobbedito» da dentro Mdp al leader Paolo Fontanelli per sostenere la candidatura a sindaco dell’assessore al Bilancio.

L’exploit della Lega invece risulta evidente in tutte le periferie cittadine e lascia presupporre che la tendenza potrebbe essere confermata il 24 giugno.

Conti le due liste civiche di Antonio Veronese e Raffaele Latrofa hanno conquistato complessivamente 1264 voti. Un pacchetto di consensi niente male e che ora fa gola a entrambi i contendenti. Anche perché nelle periferie il voto è stato molto più polarizzato e i margini di manovra appaiono più ristretti. La sensazione dunque è che la partita si giochi, come si diceva una volta, sostanzialmente al centro. Non più (o almeno non solo) in senso politico, ma stavolta anche geografico.

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