Tolkien: la nostalgia dei campi hobbit a Pisa. L’editore del libro di Vannacci all’iniziativa pisana.

Per celebrare il cinquantesimo della morte di uno scrittore J.J.R. Tolkien, si terrà in Palazzo Comunale a Pisa una giornata di studi dedicata allo scrittore inglese autore de L’Hobbit e de Il Signore degli Anelli.

Da molti anni ormai sono fiorite iniziative e associazioni che promuovono con serietà il mondo letterario della Terra di Mezzo; gli incontri e i dibattiti hanno raggiunto livelli di competenza e serietà molto alti, proponendo riflessioni interessanti per chiunque abbia attraversato libri o film ambientati nel mondo tolkeniano; di recente è stata data alle stampe una nuova traduzione dell’intera opera de Il Signore degli Anelli per l’editore Bompiani; l’Associazione Italiana Studi Tolkeniani ha moltiplicato l’impegno per dialogare con altre società europee e promuovere lo studio delle opere di Tolkien. Lo stesso presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkeniani, Oronzo Cilli, curerà la mostra su Tolkien voluta dal governo, che verrà inaugurata da Giorgia Meloni il prossimo 15 novembre.

Niente di tutto questo però emerge dalla determina con cui la Giunta comunale di Pisa prevede a sua volta di celebrare il cinquantesimo. La giornata in Palazzo Comunale sarà curata da un’associazione di Rimini che porta un nome molto chiaro: “Associazione Identità Europea”. Viene riproposta così un’immagine cara ai fascisti italiani, o almeno ad alcuni di essi, di un Tolkien “tradizionalista”, vicino ai valori della destra. Si tenga presente che questa particolare interpretazione politica è una peculiarità tutta nostrana, totalmente sconosciuta all’estero e soprattutto sempre osteggiata dallo stesso Tolkien. Ma di fronte alla possibilità di rievocare i Campi Hobbit di Pino Rauti e Marco Tarchi, tanto vale ridurre Tolkien alla leggenda e al folklore di una presunta identità europea neofascista.

Tra i vari relatori previsti per la giornata pisana, quindi, nessuno studioso di vaglia o che abbia in qualche maniera frequentato seriamente il confronto scientifico-letterario sui temi di Tolkien. Troviamo invece Adolfo Morganti, docente ed editore, da poco protagonista della riedizione del libro del generale Roberto Vannacci “Il mondo al contrario”. Insomma, per celebrare il cinquantenario dalla morte di Tolkien, l’Assessore alla Cultura di Fratelli d’Italia, Bedini, promuove iniziative che nulla hanno a che fare con la cultura o con un genuino interesse per l’opera letteraria del grande scrittore inglese. L’importante è provare ancora una volta a tirare per la giacchetta il professore di Oxford e farlo entrare nel campo della destra identitaria e conservatrice, tanto caro a Bedini.

Una città in comune

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