Sosteniamo la mobilitazione unitaria indetta dalle organizzazioni sindacali per difendere i lavoratori dell’appalto di carico-scarico bagagli di Toscana Aeroporti che rischiano il loro posto di lavoro.
SI tratta di 150 lavoratori assunti con un contratto capestro (bassi salari, turni massacranti, poche pause) quale è il contratto “multiservizi”, mentre le normative vigenti imporrebbero l’applicazione del contratto di settore. Ad oggi, a pochissimi giorni dalla scadenza dell’appalto, questi lavoratori non sanno nulla di ufficiale sulle reali intenzioni della società.
Il problema è che Toscana Aeroporti persegue una strategia ben precisa, ispirata unicamente al profitto, che potrebbe portare nel giro di pochi mesi a licenziare tutti questi lavoratori. Vendere il comparto handling significherebbe scaricare irresponsabilmente la gestione di questo appalto e di tutto questo personale, magari in autunno, grazie allo sblocco dei licenziamenti e l’arrivo di un nuovo gestore dell’handling. Sul futuro gestore denunciamo l’assoluta mancanza di trasparenza della società, che non rivela il potenziale acquirente.
Nei fatti, in pochi mesi, Toscana Aeroporti liquida circa 500 lavoratori, riducendo drasticamente il costo del lavoro e incidendo sulla direzione gestionale dell’aeroporto, attraverso uno spezzatino di nuove società che entrano dentro il sistema. Ma fa tutto questo incassando milioni di finanziamenti pubblici, che non vengono investiti in occupazione e qualità del servizio, ma vengono usati per trasformarsi in una azienda immobiliare: lo dimostra l’acquisizione, per alcuni milioni di euro, nelle scorse settimane di Cemes e la nascita di “Toscana Aeroporti costruzioni”.
Si privatizzano i profitti e si socializzano le perdite. Il tutto con la complicità di Governo e Regione, che continuano a elargire risorse pubbliche enormi senza porre vincoli legati alla tutela del sistema occupazionale, salariale e contrattuale.
Siamo davanti a un modello economico predatorio, che da anni denunciamo. Chiediamo il congelamento di tutti i finanziamenti pubblici a Toscana aeroporti fino a che la società non tornerà sui suoi passi, aprendo un vero confronto con enti locali e sindacati sul piano di sviluppo del sistema aeroportuale toscano. Un piano di sviluppo che metta finalmente al centro la tutela del territorio e del lavoro, per ripartire dopo la pandemia.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile