Ennesime giornate nere per il trasporto locale in città. Solo nell’ultima settimana abbiamo ricevuto decine di segnalazioni da parte di cittadine e cittadini che si lamentano, giustamente, per corse saltate, mezzi non funzionanti, ritardi nel servizio.
Problemi e disservizi che riguardano tutte le linee e in particolare quelle che collegano le aree periferiche della città. Come denunciamo ormai da tempo siamo di fronte ad una situazione insostenibile per cui non si riesce a garantire il minimo necessario neanche su servizi ordinari come quello del trasporto urbano. Tutto questo non è certamente in alcun modo imputabile ai lavoratori e alle lavoratrici: a dare le opportune risposte deve essere prima di tutto l’azienda, e la Regione Toscana, guidata dal Pd, che ha dato il via libera ad una scellerata operazione di privatizzazione del servizio che sta continuando a mostrare notevoli criticità.
Tutto questo avviene a fronte di un inaccettabile aumento del costo dei biglietti e in assenza di investimenti adeguati da parte di Autolinee Toscane per il rinnovo del parco mezzi e senza un piano di assunzioni adeguato.
Eppure il centrodestra, con gli unici voti contrari nostri e di Sinistra Unita, nelle scorse settimane ha approvato una delibera con la quale il Comune di Pisa pagherà per i servizi “una somma superiore a quella che era prevista nel contratto” della gara regionale. E a fronte di questo aumento verranno perse decine di migliaia di chilometri di servizio, per la precisione 110.041,44 km.
Si tratta di un accordo capestro, votato dalla maggioranza, che ha come obiettivo solo ed unicamente quello di far quadrare il piano economico-finanziario e non quello di garantire un servizio efficace, efficiente e capillare, come dimostrano i fatti, visto che ad oggi Autolinee Toscane non garantisce la qualità del servizio prevista dal contratto.
A denunciare a più riprese anche in queste settimane sono stati i sindacati di Autolinee Toscana che abbiamo ascoltato in conferenza dei capigruppo e che il prossimo primo dicembre, viste queste gravi problematiche, verranno auditi in seconda commissione di controllo insieme alla società.
Come approvato con un nostro recente ordine del giorno con un voto storico in consiglio comunale, occorre un cambio di rotta netto e l’avvio di un percorso per la ripubblicizzazione di questo servizio impegnando da subito il sindaco e la giunta “a farsi promotori di un’iniziativa urgente con tutti i Comuni della Toscana per aprire un tavolo di confronto con la Regione Toscana in cui si ridiscuta radicalmente il contratto con Autolinee toscane, i suoi contenuti e vincoli con l’obiettivo di rinforzare le linee e gli orari deboli, di rinnovare e ampliare il parco mezzi, di redigere un piano di assunzioni garantendo lavoro di qualità adeguatamente retribuito, di programmare il servizio per aree omogenee in modo che siano effettivamente garantite la tenuta, la qualità e la capillarità del servizio, senza gravare sui cittadini più bisognosi con aumenti delle tariffe, partendo dall’assunto che il trasporto pubblico locale deve essere un servizio pubblico, atto a rendere effettivamente accessibile a tutti e tutte – senza distinzioni di condizione sociale e di collocamento territoriale – il fondamentale diritto alla mobilità”.
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare