Tutti sugli alberi, poi lo sgombero

mercoledì 23 aprile 2014, TIRRENO Pagina: 11

Tutti sugli alberi, poi lo sgombero

Pisa, una quindicina di giovani si arrampicano per difendere l’occupazione dell’ex caserma

Una quindicina di attivisti sono saliti sugli alberi per impedire lo sgombero di un’ex caserma a Pisa, iniziato alle 6,30 e andato avanti fino a sera inoltrata. Alla spicciolata dalle 19 in poi sono scesi con l’autoscala piazzata dai vigili del fuoco, mentre intorno la Digos provvedeva a sigillare tutti gli ambienti. E stato l’epilogo di una lunga giornata, scandita da slogan.
L’esperienza dell’ex distretto finisce, ma non muore. Le associazioni che a metà febbraio avevano occupato l’ex caserma di via Bruno hanno ottenuto un impegno politico da parte dell’amministrazione. E successo dopo l’incontro in questura avvenuto verso le 11, con la mediazione dell’assessore alla Cultura Dario Danti, che si è concluso con un nulla di fatto. All’alba la Digos si è presentata per eseguire l’ordine di sequestro firmato dal Tribunale dopo la denuncia per occupazione abusiva da parte del Demanio, proprietario dell’immensa volumetria (4mila metri quadri di fondi e 8mila di parco). Alle 12,30 il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha ricevuto i rappresentanti degli attivisti. E si è detto disponibile a concedere una porzione dell’ex caserma, da destinare a usi sociali.
«L’azione delle forze dell’ordine – spiega il sindaco – era prevista ed è dovuta ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Auspico e ritengo che nella legalità si possa creare un dialogo positivo con il Ministero della Difesa perché almeno parte del complesso possa essere riaperta e utilizzata per attività a fini sociali».
Il ministero ha mantenuto nella sua disponibilità la caserma inutilizzata, rispondendo così alle richieste di Comune e Agenzia del Demanio, per la volontà di valorizzarla per compensare un rinnovamento del patrimonio a servizio delle istituzioni militari che hanno sede a Pisa.
«Anche questo era prevedibile – aggiunge Filippeschi – per i contenuti delle intese già sottoscritte. In ogni caso c’è un tempo utile per un uso appropriato degli spazi e un’opportunità che deve essere valutata con favore». Anche se sgomberati, gli attivisti sono stati dunque riconosciuti dal sindaco come legittimi destinatari di uno spazio che prima all’ex Colorificio Toscano e ora all’ex distretto militare veniva loro negato.
Poco dopo le 17 sono arrivati i vigili del fuoco: sono entrati scavalcando il neuro di cinta. Mezz’ora dopo è iniziato lo sgombero. Nessuna tensione tra le parti. L’unica preoccupazione è stata quella di far scendere i quindici appollaiati sugli alberi con tanto di viveri e sacco a pelo. I vigili del fuoco non hanno ritenuto di dover intervenire per un servizio più da ordine pubblico che di soccorso. Hanno lasciato l’autoscala e in serata l’ex caserma è stata liberata.

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