Una città in comune sottoscrive e invita a sottoscrivere per l’emergenza sanitaria

Abbiamo sottoscritto con convinzione la raccolta di fondi lanciata in favore del Reparto Malattie Infettive e Terapia Intensiva di Pisa e invita la cittadinanza pisana a sottoscrivere (qui il link).

Non è mai stato nostro costume e non fa parte della nostra visione sostenere raccolte di fondi privati in favore di istituzioni pubbliche. Noi siamo infatti convinte e convinti che la formazione, la sanità, il sostegno alle persone più deboli vadano sempre adeguatamente finanziate mediante un prelievo fiscale sufficiente e soprattutto equo e quindi fortemente progressivo, senza richiedere sforzi ulteriori a chi ne fruisce. In questo frangente, tuttavia, riteniamo che il senso di responsabilità e soprattutto il senso di solidarietà, la sollecitudine verso le persone a rischio e verso le operatrici e gli operatori della sanità richiedano uno sforzo straordinario a tutte e a tutti, anche in termini semplicemente monetari.

Sottolineiamo anche che questa disgraziata e gravissima crisi sta mettendo a nudo in quasi tutti i paesi del mondo ma in Italia in particolare i danni prodotti da anni di tagli alle spese sanitarie dovuti alle politiche di dismissione del settore pubblico e di privilegiamento degli operatori privati. Una tendenza contro cui ci siamo strenuamente battuti e contro cui continueremo a batterci, coerentemente e senza soste.

Ma l’incapacità dell’Europa nel fronteggiare efficacemente il diffondersi della pandemia a causa della differenza tra le politiche nazionali offre anche un’altra lezione: le crisi sanitarie e ambientali globali che negli anni prossimi sono destinate a crescere non possono essere affrontate né affidandole alle forze di mercato né a istituzioni politiche territoriali frammentate e preoccupate solo dei propri confini.

E’ solo una fortuna che questa pandemia si sia potuta affrontare in Italia con un sistema sanitario nazionale non ancora completamente spezzettato in venti mini-servizi sanitari regionali ognuno coi suoi standard, le sue logiche, le sue dotazioni, i suoi interessi. Una ragione in più per bloccare subito e per sempre tutti i progetti di autonomia differenziata.

Il pensiero di Una città in comune è rivolto in questo momento a tutte le persone a rischio e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che in condizioni di disagio e spesso di difficoltà operative si stanno prodigando per il bene di tutta la comunità.

Una città in comune

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