Il modo con cui la Giunta Conti sta procedendo in materia urbanistica in questi mesi è semplicemente inaccettabile.
In una fase in cui si lavora alla definizione del Piano Operativo Comunale, e si comunica alla cittadinanza che può presentare contributi, istanze e richieste, assistiamo invece ad una molteplicità di delibere con cui si procede a deroghe e “correzioni di errori materiali” puntuali, su richiesta di singoli cittadini, che di fatto introducono delle varianti ad personam e costituiscono delle eccezioni rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica ed edilizia del nostro territorio, vigenti ed in corso di redazione.
Nei prossimi giorni arriveranno infatti in consiglio comunale ben 3 delibere che hanno questa natura a conferma che la deroga e la ‘correzione di errori’ stanno diventando il sistema di governo della città da parte della Giunta Conti per rispondere a istanze di singoli, alla faccia delle tante cittadine e cittadini che presentano istanze e contributi all’interno del procedimento ordinario di formazione del Piano Operativo Comunale, come promosso dalla stessa Amministrazione negli incontri pubblici.
Il primo caso riguarda l’immobile dei Trovatelli: qui la deroga, che in alcuni casi espliciti e circoscritti casi può anche essere condivisibile, risulta essere veramente priva di fondamento e serve solo agli interessi privati di chi ha investito nell’acquisto del prestigioso e importante immobile, che si affaccia su Piazza del Duomo, e che ora vuole massimizzare il suo investimento, modificando la destinazione d’uso e recuperando volumetrie aggiuntive rispetto alle norme vigenti.
Un altro esempio riguarda un edificio sul lungarno Galilei, per il quale si prevede un cambio di classificazione richiesto dal proprietario per consentire maggiori possibilità di intervento, proponendolo, come “correzione di un errore materiale” e portando quell’edificio ad essere un caso unico su tutto quel tratto di Lungarno: anche in questo caso si salta l’iter procedurale ordinario, pienamente legittimo, ovvero la revisione dell’intera classificazione degli edifici storici prevista per legge nel Piano Operativo ed illustrata negli incontri pubblici.
L’ultimo e recente caso riguarda un’area nella zona di Barbaricina: dopo tanti anni in cui l’edificabilità è contenuta nel Regolamento Urbanistico e nessuno l’ha realizzata, ora – alle soglie dell’approvazione del nuovo piano urbanistico – si chiede anche qui la ‘rettifica di un errore materiale’ che consentirebbe l’attuazione di una previsione di trasformazione che è ormai scaduta, forse nella paura che il nuovo POC non la consenta più.
A questo si aggiunge, infine, il caso che abbiamo già denunciato negli scorsi giorni della norma relativi “agli usi temporanei” con cui la Giunta Conti vuole il nulla-osta dal Consiglio Comunale per realizzare indiscriminatamente ed arbitrariamente nuovi parcheggi in aree pubbliche, anche nel centro storico e sul litorale, in deroga alle previsioni urbanistiche: una norma nata per “attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale” viene utilizzata per realizzare nuovi parcheggi anche in aree oggi verdi.
Insomma oltre il danno, la beffa. Mentre in altre città si usano le possibilità date dalla stessa normativa per sperimentazioni di recupero anche ambientale di aree dismesse per iniziative culturali, sociali ed associative, l’amministrazione Conti la sfrutta, invece, per fare nuovi parcheggi temporanei, quando è chiaro che queste scelte diventeranno definitive.
Riteniamo questo modo di operare inaccettabile e ci opporremo a queste delibere, chiedendo quindi non si proceda ad ulteriori deroghe e varianti improprie ma che su tutte le scelte puntuali che si intendono fare ci si confronti nel percorso del Piano Operativo Comunale.