Urgente fornire dispositivi di protezione agli operatori sanitari, socio-sanitari e agli assistenti domiciliari

E’ urgente fornire dispositivi di protezione individuale adeguati contro il contagio da Covid-19 per gli operatori sanitari, socio-sanitari e gli assistenti domiciliari che operano a domicilio.

Facciamo quindi nostro e rilanciamo, l’appello rivolto in questi giorni dai consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori, al presidente della Regione Enrico Rossi e all’ Assessore alla Sanità Stefania Saccardi.

Numerose sono le segnalazioni che riceviamo da parte di lavoratori e lavoratrici per i gravi problemi connessi alla carenza di DPI e le difficili condizioni in cui operano quotidianamente; questi operatori assistono al proprio domicilio persone anziane, con disabilità, pazienti oncologici, avere a disposizione adeguati dispositivi di sicurezza significa garantire oltre che la salute di questi lavoratori anche quella delle persone assistite di per sè molto fragili e quindi maggiormente esposte alle complicanze derivate da un eventuale contagio.

Personale, soprattutto quello sanitario, che in questo grave momento è coinvolto anche negli screening epidemiologici per il Covid 19 e che quindi si reca a domicilio per l’effettuazione dei tamponi naso-faringei nei sospetti di infezione, per i quali è quanto mai necessaria e urgente l’individuazione e la fornitura di adeguati dispositivi di sicurezza e di protocolli chiari e standardizzati.

Siamo di fronte ad operatori e operatrici che svolgono un lavoro di notevole ed insostituibile valenza sanitaria e sociale che devono essere tutelati, così come previsto dalla legge ma anche da quanto sancito dalla nostra Costituzione in merito al diritto alla salute.

Per questo rivolgiamo questo appello anche alla Responsabile di Zona e alla Presidente della Società della salute, assessora Gambaccini, per capire quale è l’attenzione verso questi servizi, quali le azioni che sono state messe in campo per garantire un sicuro svolgimento di questi servizi essenziali.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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