Pisa, come tutta Italia, vive una crisi democratica, economica, sociale, ambientale e climatica inedita e gravissima, che richiede una stagione di autentico cambiamento, se vogliamo che il domani sia diverso. Un domani a cui lavoriamo da sempre e che siamo in grado di costruire. Per questo ci ricandidiamo alle prossime elezioni comunali in continuità col progetto che portiamo avanti da dieci anni, mantenendo come stella polare l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista, che contiene i principi e gli strumenti per contrastare le crisi in corso e sviluppare un’alternativa alle politiche del centrodestra e del centrosinistra che le hanno generate.
Il nostro primo obiettivo, come indica chiaramente già la nostra opposizione alla destra di questi ultimi 5 anni, è battere il sindaco Conti e l’alleanza che lo sostiene. Un obiettivo non scontato, visto il quadro nazionale. Un risultato irraggiungibile col cosiddetto “voto utile”, che ha solo aggravato l’astensionismo. Per vincere serve una proposta politica credibile e radicata nelle battaglie quotidiane: una “coalizione per l’attuazione della Costituzione” su cui, a partire da proposte concrete, abbiamo già ricevuto molti consensi e anche l’interesse di altre forze politiche della sinistra, come Potere al Popolo, con cui ci stiamo confrontando, ma non solo.
Pace e disarmo, giustizia climatica e ambientale, giustizia sociale e partecipazione, diritti per tutt3 sono i pilastri, profondamente interconnessi, del programma con cui ci presentiamo per cambiare Pisa davvero.
Una Pisa che non sottrae 190 milioni di euro alla spesa sociale, come vogliono fare centrosinistra e centrodestra, per costruire una nuova base militare a Coltano o altrove, ma che investe queste e altre risorse nelle priorità sociali e ambientali della città.
Una Pisa che ferma grandi opere costose e dannose – come la Tangenziale Nord-Est, la Darsena Europa e la nuova pista di Peretola – e le operazioni speculative contenute nel Piano Strutturale Pisa-Cascina per diventare un’avanguardia nel contrasto alla crisi climatica. Una città che investe nel trasporto pubblico di qualità e nella mobilità dolce, in spazi pubblici aperti e verdi, nelle energie rinnovabili e nella strategia “rifiuti zero”, nel Parco di San Rossore riconosciuto come grande risorsa e non come problema. Per noi è prioritario rilanciare una gestione pubblica dei beni comuni, a partire dalla applicazione del referendum sull’acqua contrastando il progetto di Multiutility regionale portato avanti da centrodestra e centrosinistra.
Una Pisa che contrasta le diseguaglianze e le nuove povertà acuite dalla crisi potenziando i servizi pubblici, anche con la loro reinternalizzazione, che promuove il lavoro sicuro e adeguatamente retribuito anche nel sistema degli appalti e subappalti, che garantisce il diritto all’abitare e il diritto alla salute. Una città-laboratorio per la giustizia fiscale che attua una tassazione progressiva, contrasta l’evasione e l’elusione, recupera il patrimonio pubblico non utilizzato, colpisce la grande rendita immobiliare, rimette al centro le periferie dimenticate.
Una Pisa che investe per una scuola pubblica, laica, democratica e plurale, che educa alla parità di genere e alle differenze, contrasta violenza ed esclusione, favorisce una cultura diffusa, si arricchisce di spazi per lo sport, la socialità e l’aggregazione. Una città che valorizza le esperienze delle realtà associative e degli spazi autogestiti, che include senza discriminazioni le persone straniere, che dice chiaramente no alla realizzazione di un Centro per i Rimpatri voluto da chi governa a livello regionale e nazionale. Una città e una amministrazione che vivono e si fondano quotidianamente sulla partecipazione delle persone che ci abitano, studiano e lavorano. Una città che costruisce cooperazione, e non competizione, con gli altri territori, opponendosi all’autonomia differenziata.
Questo, che rappresentiamo sul Ponte di Mezzo, è il nostro “Ponte verso il domani”, frutto del nostro lavoro collettivo e delle tante lotte quotidiane a cui Ciccio Auletta, dentro e fuori il Consiglio Comunale, ha dato rappresentanza giorno dopo giorno. E’ lui il nostro candidato a sindaco che, dando voce a tante e tanti, ha messo sempre avanti a tutto la trasparenza e la difesa dell’interesse pubblico (dalle fideiussioni tossiche a Toscana Aeroporti fino al caso della base di Coltano) evidenziando così la libertà e l’indipendenza della nostra coalizione; per questa ragione ha subito e subisce gli attacchi dei grandi interessi economici.
Invece, nel momento in cui l’inchiesta KEU sta facendo emergere un intreccio tra politica, affari e criminalità organizzata senza precedenti in Toscana, diventa assolutamente discriminante ripensare l’economia dei territori mettendo al centro legalità, tutela del lavoro, rispetto dell’ambiente, rilancio di una antimafia sociale.
A queste necessità ed urgenze non risponde in alcun modo la creazione di cartelli elettorali tenuti insieme solo dalla paura o dall’idea di riconquistare “il potere”, con dentro partiti che hanno responsabilità politiche ben precise di aver aperto in città la strada alla destra o di aver governato con essa a livello nazionale.
Noi siamo diversi. Siamo l’alternativa credibile per chi oggi vuole una città giusta, solidale, sostenibile, vivibile, salubre e fuori dalla guerra, per tutte e tutti coloro che vogliono un domani diverso.
Una città in comune
Rifondazione Comunista