Nella mattinata di oggi il Comune ha finalmente “liberato” piazza San Francesco dalla sosta selvaggia di decine di auto che da mesi deturpavano questo luogo della città.
Si tratta di una nostra piccola vittoria, ma dal grande valore simbolico. Questa azione da parte dell’amministrazione avviene, infatti, a seguito di una segnalazione inviata dal nostro gruppo consiliare lo scorso 11 ottobre al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale con la quale si chiedeva un intervento risolutivo contro questo scempio. Tuttavia alla nostra lettera non era seguita alcuna risposta. Così abbiamo inviato un nuovo sollecito lo scorso 10 novembre senza esito, cui sono seguiti ulteriori solleciti il 17 novembre e il 29 novembre, rimasti anch’essi senza risposta.
Nell’ultimo Consiglio comunale dello scorso 4 e 5 dicembre abbiamo denunciato questa latitanza della giunta e della amministrazione e presentato un emendamento al Documento Unico di Programmazione in linea con la campagna che portiamo avanti da circa due anni sulla tutela del patrimonio storico e artistico cittadino, a partire proprio dal caso emblematico di Piazza San Francesco. Alla fine è stato approvato il nostro emendamento che impegna a “salvaguardare le piazze di rilievo storico-artistico monumentale dall’uso improprio di parcheggio”.
Oggi finalmente otteniamo qualcosa con la liberazione della Piazza: a questo punto ci aspettiamo che arrivi a breve l’attesa risposta alla segnalazione di due mesi fa.
Questo piccolo risultato non ci sarebbe stato senza la nostra azione costante che ha sfondato un muro di gomma. Ora proseguiremo con la nostra richiesta di “liberare” San Sisto, San Sepolcro, San Martino, tre gioielli della nostra città, tre bellissime chiese poco valorizzate perché gli spazi antistanti sono occupati dalle auto. Si tratta di monumenti unici nel loro genere che rappresentano, come nel caso di San Sisto, un patrimonio di grande importanza culturale per la città. Le piazze che le circondano dovrebbero essere utilizzate per consentirne al meglio la fruizione e per offrire al passante, sia esso turista o residente, un luogo di riposo, bellezza e cultura a disposizione di tutti.
Naturalmente occorre pensare anche a un diverso piano della sosta per i residenti nelle zone centrali di Pisa, garantendo e migliorando il diritto alla mobilità, ma avendo come obiettivo chiaro quello di liberare le piazze di rilievo storico-artistico rendendole finalmente fruibili in tutta la loro bellezza. Non verrebbero sacrificati, peraltro, grandi numeri di posti auto: siamo convinti che si possano trovare soluzioni alternative che, senza ricadere sulle spalle dei residenti, renderebbero certamente Pisa più bella ed accogliente.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare