Via libera alla nuova operazione Mattonaia

venerdì 1 agosto 2014, PaginaQMATTONAIA

Via libera alla nuova operazione Mattonaia

Con 17 voti a favore il Consiglio Comunale ha approvato la terza variazione di bilancio e la variazione al Piano triennale delle Opere Pubbliche. Via libera dunque alla nuova operazione Mattonaia che prevede una sorta di permuta fra l’immobile, il cui valore è sceso da 3,3 a 2,9 milioni di euro, e i lavori per Lungarno Pacinotti, via Pietrasantina e la piazza retrostante la chiesa di san Michele in Borgo, per un valore di 4 milioni di euro. Ad aggiungersi 1 milione e 100 mila euro, pari alla differenza fra i due valori.
Un pacchetto a cui potrebbero anche sommarsi i lavori per le fognature di Marina di Pisa, il cui importo è di 1,7 milioni di euro, trasformando la gara in un bando europeo.
Ottimista l’assessore Andrea Serfogli che ieri ha sottolineato come un “pacchetto” così configurato dovrebbe garantire la partecipazione e l’interesse di alcuni soggetti.
Un’operazione quella della Mattonaia che con sé porta lo stralcio e il rinvio al prossimo anno dalla realizzazione delle aree a verde e del parco Viale del Tirreno (la cui realizzazione è collegata alle opere di urbanizzazione preliminari da parte del consorzio Nuovo Calambrone, oggi non completate); dell’intervento nuova viabilità tra via Norvegia e via di Padule, e l’intervento di riqualificazione di viale Gramsci, ovvero la realizzazione dei due sottopassi nella zona di piazza Vittorio Emanuele.
Tre i nuovi interventi introdotti nel piano: l’impianto di sollevamento del Fosso del Bargigli in via Lucchese per 50 mila euro, l’impianto di sollevamento del Fosso del Marmigliaio, sempre in via Lucchese per 250 mila euro, e interventi urgenti di manutenzione straordinaria alla rete fognaria per un importo di 150 mila euro.
Prevista poi, per una spesa di 30 mila euro per lavori volti a collocare nel sottosuolo idonei impianti di rilevamento per il monitoraggio ambientale finalizzato alla formazione di un piano di caratterizzazione di alcuni siti inquinati con conseguente bonifica degli stessi.
Cinque ulteriori interventi sono poi introdotti con la variazione del Piano delle Opere Pubbliche.
65 mila euro per un punto informativo in piazza dei Miracoli. 650 mila euro per lavori complementari per aree a servizio del futuro Museo delle Navi Antiche, di sistemazione esterna e maggiori opere antincendio, necessarie per utilizzare la struttura in attesa del completamento del Museo delle navi romane, in notevole ritardo rispetto alla previsioni.
50 mila euro per la manutenzione straordinaria degli impianti del Teatro all’aperto Ex ospedale Americano di Calambrone, resosi necessari dopo gli allagamenti della primavera di quest’anno.
100 mila euro per la realizzazione di una nuova cabina elettrica per l’area della Cittadella galileiana, per soddisfare un aumento di fornitura.
125 mila euro per la ristrutturazione degli spogliatoi e degli annessi dell’impianto sportivo Abetone.
Come atteso non sono mancate dure critiche da parte delle minoranze, ma anche dal consigliere di SEL Armando Paolicchi.
Sotto i colpi in primo luogo l’operazione della Mattonaia a cui si oppone con forza Una città in comune – Prc, e per cui Diego Petrucci di Noi Adesso Pis@ ha proposto di valutare il trasferimento degli uffici del Giudice di Pace per cui oggi si spende circa 250 mila euro l’anno. Un’ipotesi che Serfogli, ha detto, “potrà essere presa in considerazione solo come piano B e previa verifica della disponibilità del Ministero della Giustizia a contribuire economicamente”.
Ad essere messa sotto accusa è, in sintesi, anche una mancata pianificazione unitaria e a lungo termine per quelle aree oggetto di nuovi interventi. Dalla Cittadella Galileiana, all’area della Cittadella e degli Arsenali. “Sarebbe necessario – ha detto il consigliere di FI -Pdl Gino Logli – aprire una generale riflessione sui musei nazionali della città, per evitare che domani quello delle Navi Antiche diventi l’ennesimo museo vuoto”.
Stesso discorso per il Teatro di Calambrone: una volta eseguiti gli interventi, ha sottolineato Marco Ricci di Una città in Comune – Prc, da capire resterà comunque cosa fare di uno spazio di fatto abbandonato e inutilizzato.

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