Cronologia di uno scandalo chiamato Helbiz: mancanza di trasparenza e assenza di controlli

A fine settembre il Comune di Pisa e Pisamo affidano il servizio per la gestione dei monopattini in città alle società Helbiz e Bit Mobility.

Il 25 gennaio Report trasmette l’inchiesta dal titolo “Il mago di Helbiz”.

Il 3 febbraio, sulla base di questa inchiesta, si svolge su nostra richiesta in Seconda Commissione di Controllo e Garanzia una audizione dell’Amministratore Unico di Pisamo “in merito al servizio svolto in città dalla società Helbiz, alla luce delle ultime inchieste giornalistiche”.

Il 9 febbraio scriviamo allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del Comune per sapere se, per quanto di sua competenza, fossero state fatte verifiche sulle autocertificazioni presentate dalle due società che gestiscono il servizio di sharing di monopattini, e con quali esiti.

Il 16 febbraio inviamo sollecito al SUAP per avere una risposta.

Il 18 febbraio chiediamo a Pisamo di sapere se e quali verifiche, e con quali esiti, erano state effettuate sulle due società che gestiscono il servizio di sharing di monopattini.

Il 26 febbraio, non avendo avuto risposta, inviamo nuovo sollecito al SUAP.

Il 12 marzo inviamo una lettera al Segretario generale e al Dirigente del consiglio comunale per chiedere, nel rispetto delle norme sulla trasparenza e del diritto all’accesso agli atti per i consiglieri comunali, di avere una risposta.

Il 23 marzo decidiamo di rendere pubblico il comportamento omissivo di Comune e Pisamo con un comunicato stampa che nessun organo di stampa pubblica.

Il 30 marzo il SUAP finalmente ci risponde dicendo che la società Bit mobility ha presentato la Scia e che sono in corso le verifiche.

Il 6 aprile inviamo una nuova lettera al SUAP evidenziando l’incompletezza e la parzialità della risposta e risollecitando una risposta sulla Scia di Helbiz e sulle verifiche compiute

Il 14 aprile inviamo una lettera al Segretario. Generale e al Dirigente del consiglio comunale per chiedere, nel rispetto della normativa sulla trasparenza e del diritto all’accesso agli atti, di avere una risposta.

Il 23 aprile non avendo ricevuto nulla inviamo formale diffida al Segretario Generale, al Dirigente del consiglio comunale, al dirigente dell’ufficio del SUAP e al Sindaco per mancato rispetto della normativa sulla trasparenza.

Il 23 aprile inviamo una lettera al Prefetto perché intervenga nei confronti di Pisamo in quanto non fornisce alcuna risposta sulle verifiche richieste.

Il 24 aprile il SUAP ci scrive che Helbiz non ha mai presentato la Scia.

Il 24 aprile inviamo un comunicato stampa che nessuno organo di informazione ad eccezione della testata quinews per rendere pubblica l’irregolarità della autorizzazione.

Il 28 aprile depositiamo un question time per chiedere chiarimenti alla amministrazione sulla regolarità della autorizzazione visto che nel bando fatto da Pisamo la presentazione della Scia all’articolo 10 è obbligatoria.

Il 30 aprile l’assessore Dringoli, rispondendo ad un nostro question time (qui il link allo streaming del consiglio comunale), conferma che l’autorizzazione ad Helbiz a settembre del 2020 è stata data senza Scia, che il SUAP era venuto a conoscenza della obbligatorietà della presentazione della Scia prevista dal bando di Pisamo dal nostro question time e che Helbiz proprio il 24 aprile aveva depositato la Scia.

Il 30 aprile chiediamo copia della Scia e della lettera di accompagnamento di Pisamo depositate al SUAP.

To be continued……..

Una città in comune

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