In 200 proposte il nostro controbilancio per la giustizia climatica e sociale contro le politiche regressive ed inique della destra del sindaco Conti

Da lunedì 18 dicembre il Consiglio comunale esaminerà il primo bilancio preventivo della Giunta Conti all’inizio del secondo mandato. A fronte della proposta della destra noi abbiamo presentato alla città una contromanovra fatta di 200 proposte, una alternativa possibile e concreta basata sulla Costituzione e che dà attuazione ai 4 pilastri della nostra proposta politica: giustizia climatica ed ambientale, giustizia sociale e partecipazione, diritti e pace.

Dalla destra nessuna risposta a disuguaglianze e alle emergenze sociali

Infatti negli atti presentati dall’amministrazione comunale, in piena continuità con i 5 anni precedenti, non vi è assolutamente nulla, né a livello strategico né di risorse, per contrastare povertà le diseguaglianze crescenti, per recuperare la perdita di posti di lavoro, per rispondere all’emergenza sociale ed economica determinata dalla pandemia e dalla guerra, per migliorare la qualità della vita, della salute e dell’ambiente, dando risposte di sistema all’emergenza climatica.

Dal punto di vista delle entrate la destra punta tutto su una serie di aumenti dell’imposta di soggiorno, dell’Irpef e del canone patrimoniale, motivati con la crescita dell’inflazione: è inaccettabile la mancanza assoluta di qualsiasi progressività di questa manovra. Ancora una volta la leva fiscale non è usata come fattore redistributivo, colpendo le grandi ricchezze, ma si procede nella direzione opposta. Si aumentano le imposte perché cresce l’inflazione accrescendo così la pressione fiscale sui redditi più bassi senza migliorare i servizi né ridurre i canoni a tutti quei lavoratori e lavoratrici il cui potere d’acquisto è sempre più eroso, ai precari e alle precarie, a tutte e tutti coloro che perdono il lavoro.

Si procede in maniera lineare senza chiedere, nei fatti, un euro in più a chi ha grandi stipendi, a chi si è avvantaggiato nella crisi economica e sociale: dalla grande distribuzione alle banche.

Le tariffe dell’IMU restano invariate senza che si tenti di incidere sul fenomeno delle migliaia di alloggi lasciati volutamente sfitti per drogare il mercato. Inoltre, non c’è traccia di lotta all’evasione e all’elusione fiscale, mentre continua a crescere in maniera ingiustificabile la TARI, contro la quale ci opporremo duramente in ogni sede.

Non c’è alcun investimento nelle politiche culturali eccetto la creazione di un società in house come ennesimo strumento di lottizzazione e propaganda. Le politiche sociali, in piena sintonia con il Governo Meloni che sta conducendo una vera e propria guerra ai poveri, non vengono potenziate. Al contrario, si sprecano in fallimentari politiche per bonus e voucher centinaia di migliaia di euro che noi proponiamo di destinare al potenziamento dei servizi e all’inclusione sociale.

Nessuna risposta viene data alla emergenza abitativa. Oggi sono 188 gli alloggi pubblici vuoti a fronte di centinaia di famiglie sotto sfratto: uno scandalo di cui Comune e Apes devono rispondere. Le case ci sono ma inutilizzabili perché non si fanno i pochi lavori necessari. Nel bilancio 2024 si stanziano appena 500 mila euro per le manutenzioni e il recupero degli alloggi di risulta vuoti: una cifra assolutamente insufficiente rispetto al bisogno. Ma al contempo si mettono 1 milione e 600 mila euro(!) per coprire, nel 2024, le spese di albergazione per chi sarà sfrattato. Siamo, anche in questo caso, di fronte ad uno spreco di denaro pubblico inaccettabile, usato per negare e non per garantire il diritto all’abitare.

La nostra contromanovra

Noi, con 200 atti depositati tra il DUP e il bilancio abbiamo presentato una contromanovra che mette al centro i bisogni.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Contro Pisa capitale degli sfratti prevediamo 1,4 milioni per il recupero di decine alloggi popolari vuoti, che devono essere tolti dal piano delle alienazioni per essere usati come soluzioni ponte per chi è sfrattato. Proponiamo anche il recupero della Mattonaia, dell’ex-asilo Coccapani e di altri edifici comunali vuoti, contrapponendoci frontalmente all’operazione della Giunta Conti di (s)vendere questo patrimonio per consentire ad Invimit di realizzarvi hotel studenteschi, andando a drogare ulteriormente il mercato, senza dare risposte alle richieste di posti alloggi per il diritto allo studio, ma anzi creando luoghi in aperta competizione.

Prevediamo investimenti di risorse per far fronte alle morosità incolpevoli e per sostenere politiche a sostegno di un lavoro degno e tutelato, vincolando ad esempio le agevolazioni sull’uso del suolo pubblico al contrasto del lavoro nero.

E mentre la destra non investe sui servizi territoriali e le case di comunità rischiano di essere solo scatole vuote, noi presentiamo un vero e proprio piano contro la povertà e le diseguaglianze, con risorse da recuperare anche attraverso l’introduzione di una tassa di scopo sulle grandi proprietà abbandonate e l’aumento della quota capitaria che i Comuni versano alla Società della Salute.

Abbiamo previsto risorse per gli appalti a partire da quelli dei servizi educativi aggiungendo un monitoraggio delle società partecipate perché garantiscano tutti i livelli occupazionali e salariali e abbiano come obiettivo la reinternalizzazione. La scuola deve essere aperta e in sicurezza, e il Comune deve avere come priorità la tutela del diritto allo studio per tutti e tutte; abbiamo proposto l’elaborazione di un Piano Educativo di Zona Straordinario di contrasto alla povertà minorile per la tutela del diritto all’educazione e all’istruzione per l’Infanzia e l’Adolescenza, rilanciando al contempo i progetti di educazione alle differenze, cancellati da questa Giunta.

Ancora, presentiamo un pacchetto di proposte e di risorse per realizzare una strategia di sostenibilità ambientale verso l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2030 sul territorio comunale, in attuazione della dichiarazione di Emergenza climatica votata dal Consiglio comunale, proponiamo l’investimento per l’installazione delle centraline sulla qualità dell’aria a Porta a Mare e a Riglione-Oratoio, proponiamo la realizzazione di comunità energetiche solidali. Serve un netto cambio di rotta, per questo abbiamo proposto anche di cancellare le previsioni di cementificazione per la realizzazione di parcheggi con gli annessi stanziamenti, investendo invece sui sistemi di mobilità sostenibile a partire dal trasporto pubblico locale.

Da qui rilanciamo in città una alternativa chiara e netta alle politiche regressive ed inique della destra che sostiente il sindaco Conti.

Qui sotto i nostri emendamenti al bilancio (lista in aggiornamento):

Emendamenti all’Imposta Municipale Propria – Determinazione Aliquote

Emendamenti al Regolamento sull’Imposta municipale propria

Qui sotto gli ordini del giorno proposti:

Incentivare lavoro regolare: Aiuti dal Comune solo a chi certifica assunzioni regolari, garantendo diritti e tutele per i i lavoratori e le lavoratrici

Politiche attive per il contrasto alla emergenza climatica

Chiedere al governo di destinare ai Comuni e il alle politiche per il diritto all’abitare le risorse che AirBnb deve all’Agenzia delle Entrate

Verifiche e recupero ICI-IMU su scuole paritarie, caserme ed altri immobili demaniali
presenti nel Comune di Pisa

Verifiche su immobili accatastati in categorie F3 e F4 per periodi di tempo eccessivo

No all’aumento della TARI

Rimodulazione progressiva dell’imposta di soggiorno

No alla Multiutility, sì alla ripubblicizzazione del servizio idrico

Piano triennale di contrasto all’evasione/elusione dei tributi locali

Aumento delle imposte e politiche di contrasto alla povertà educativa

Spese condominiali nelle case popolari e verifiche con APES

Di seguito tutti gli emendamenti che abbiamo presentato al Documento Unico di Programmazione 2024-2026:

Emendamenti al Documento Unico di Programmazione 2024-2026

Emendamenti al piano triennale dei lavori pubblici

Emendamenti al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari

Ordine del giorno: Piano straordinario per l’emergenza abitativa

Ordine del giorno: Piano pluriennale per la rimozione barriere architettoniche negli edifici di edilizia popolare

Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

Condividi questo articolo

Lascia un commento